Borsa: Europa debole dopo Cremlino su vertice, Milano -0,3%

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Le Borse europee smorzano l’entusiasmo iniziale dopo la posizione del Cremlino che definisce “prematura” l’organizzazione di un vertice Biden-Putin sull’Ucraina. Alcuni dei principali listini girano in calo, con Milano che cede lo 0,3%.  La Borsa di Milano (-0,6%) amplia poi il calo, in linea con gli altri listini europei. Sui mercati pesa l’incertezza sulle tensioni geopolitiche dopo la posizione del Cremlino che ritiene ‘prematuro’ parlare di un vertice tra Biden e Putin sull’Ucraina. Lo spread tra Btp e Bund sale a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,87%. A Piazza Affari pesa l’energia con Eni (-1,4%), Tenaris (-0,4%) e Saipem (-0,45%), quest’ultima alle prese con la manovra finanziaria dopo il rosso nei conti. Male anche il settore dell’automotive con Stellantis (-1%), Pirelli (-0,7%), Cnh (-1,9%) e Iveco (-1,6%). Male Exor (-4,9%), con l’accordo con l’Agenzia delle Entrate per pagare 746 milioni di euro. In lieve flessione anche le banche con Mps (-0,8%), Unicredit (-0,1%), Intesa (-0,4%), Banco Bpm e Bper (-0,8%). Seduta in rosso anche per Tim (-1,4%) e Stm (-1,5%). 

Gas in calo in Europa con l’ipotesi di un vertice tra Biden e Putin sull’Ucraina. Dopo il nervosismo della settimana scorsa, i prezzi hanno imboccato la strada del calo mentre si valutano i flussi in arrivo dalla Russia e Novergia. Ad Amsterdam le quotazioni sono in calo del 4% a 70,81 euro al Mwh, dopo aver registrato in mattinata il minimo di giornata a 69 euro. A Londra il prezzo scende del 4,5% a 168,59 penny per Mmbtu.

Lo spread tra Btp e Bund tedesco sale a 166 punti base, rispetto ai 164 punti dell’avvio di giornata. In aumento anche il rendimento del decennale italiano che si attesta all’1,88%, rispetto all’1,84% dell’inizio di seduta ed all’1,83% della chiusura di venerdì. In aumento anche i rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi ‘periferici’ con la Spagna all’1,23% e la Grecia al 2,56%.

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