Borsa: Europa giù nel finale, New York contrastata, Milano -1%

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Borse europee deboli nel finale con i listini Usa contrastati (Dow Jones +0,23%, Nasdaq -0,53%) per effetto della deflazione in Cina e dei timori di nuovi rialzi dei tassi in autunno, dopo la crescita a sorprese dell’economia nel Regno Unito nel secondo trimestre. La peggiore è Parigi (-1,2%), preceduta da Londra (-1,15%), Milano (-1,05%), Francoforte (-0,9%) e Madrid (-0,7%). In calo a 162,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento italiano in crescita di 10 punti al 4,23%, quello tedesco di 8,7 punti al 2,61% e quello inglese di 15,8 punti al 4,51%. Sale il dollaro a 0,912 euro, mentre si rafforza la sterlina a 1,27 biglietti verdi e 1,16 euro.
    In rosso i TotalEnergies (-1,3%), Bp (-0,88%), Eni (-0,72%) e Shell (-0,56%), pur con il greggio in lieve rialzo (+0,24% a 83,02 dollari al barile), mentre il gas cede il 4,59% a 35,35 euro al MWh ad Amsterdam. Pesano i produttori di semiconduttori ams-Osram (-4,15%), Infineon ed Stm (-2,8% entrambe. Frenano le banche a parte Commerzbank (+2,43%), Mps (+2,71%) e Bper (+2%).
    Bnp cede l’1,4%, Santander l’1,35%, Unicredit lo 0,74%, Intesa lo 0,37% e Banco Bpm lo 0,32% In calo gli automobilistici Stellantis (-3,3%), Bmw (-1,57%), Mercedes (-1,45%) e Ferrari (-1,2%). Lieve rialzo per Tim (+0,42%) dopo il protocollo d’intesa tra Kkr e il Mef per l’ingresso di quest’ultimo in Netco. Giù Unipol (-1,24%) dopo la semestrale.
   

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