Borsa: Europa giù, occhi su Fed e vaccini, Milano -1,8%

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(ANSA) – MILANO, 27 GEN – Proseguono in calo le principali borse europee una seduta iniziata male per i problemi sui vaccini anticovid, oggetto di un comitato direttivo a cui parteciperà, secondo indiscrezioni, la stessa AstraZeneca.
    Negativi i futures Usa in attesa della decisione della Fed sui tassi, che verranno presumibilmente lasciati invariati allo 0,25%. In arrivo anche gli ordinativi di beni durevoli e le scorte settimanali di greggio, determinanti per il prezzo del barile (Wti +0,1% a 52,65 dollari), che continua a mantenersi sotto la soglia dei 53 dollari. In calo anche l’oro (-0,3% a 1.841 dollari l’oncia) e il minerale di ferro (-0,86% a 1.35 dollari la tonnellata), mentre sul fronte valutario il dollaro sale a 1,21 sull’euro, 1,37 sulla sterlina e a 103,86 yen. In rialzo a 119,3 punti lo spread tra Btp e Bund. A metà seduta Francoforte (-1,9%) è la peggiore, preceduta da Milano (-1,8%), nel primo giorno delle consultazioni al Quirinale per l’incarico al nuovo presidente del consiglio e dopo dati negativi sulle esportazioni, Madrid (-1,6%), Parigi (-1,46%) e Londra (-1,12%).
    Il nervosismo degli investitori, concentrati sull’incontro tra l’Ue e AstraZeneca nel pomeriggio a Bruxelles, si ripercuote proprio sui farmaceutici AstraZeneca (-1,57%), Bayer (-2,88%) e Lonza (-4,6%), mentre in Piazza Affari Diasorin (+4,03%) si muove in controtendenza. In campo bancario la protagonista del giorno è Unicredit (-1,03%) il cui Cda si riunisce oggi per la possibile nomina del successore del dimissionario Jean Pierre Mustier, con il nome di Andrea Orcel favorito dagli analisti finanziari. Fanno peggio Bnp (-3,74%), Lloyds (-3,71%) e Santander (-3,06%). In calo gli automobilistici Daimler (-3,43%), Stellantis (-3,39%) e Volkswagen (-2,38%), più cauta invece Renault (-0,51%). Deboli i petroliferi Bp (-1,47%), Total (-1,3%), Shell (-0,73%) ed Eni (-0,6%). Pesanti i tecnologici Dialog (-4%), Infineon (-4,69%), Asm (-4,19%) ed Stm (-3,27%), colpiti da prese di beneficio. In controtendenza i telefonici Swisscom (+4,35%), Koninklijke (+4,76%), Orange (+4,35%).
    (ANSA).
   

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