Rallentano il passo le principali borse europee dopo le previsioni economiche dell’Ue sull’Eurozona. Milano riduce il rialzo allo 0,6% e viene raggiunta da Francoforte, tengono Parigi (+0,56%), Madrid (+0,5%) e Londra (+0,4%). Positivi i future Usa in vista dell’inflazione di mercoledì prossimo, seguita dalla decisione della Bce sui tassi il giorno successivo. Sempre debole il dollaro a 0,93 euro, 146,54 yen, 0,79 sterline e 96,5 rubli.
Sale a 174 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 2,4 punti al 4,36% e quello tedesco di 2 punti al 2,62%. In ulteriore calo il greggio (Wti -0,56% a 87 dollari al barile) mentre prosegue la corsa del gas naturale (+9,53% a 37,79 euro al MWh) per il protrarsi dello sciopero dei lavoratori delle piattaforme di Gnl di Chevron in Australia. In lieve rialzo l’oro (+0,13% a 1.926,12 dollari l’oncia).
Positivi i bancari Mps (+3,16%), Intesa (+2,34%), Banco Bpm (+2,15%), Bper (+2%) e Unicredit (+1,18%), su ipotesi di riduzione della tassa sugli extraprofitti nel passaggio in Senato del decreto Asset. Bene anche Socgen (+1,4%), Bnp (+1,27%) e Bbva (+1,15%), più cauta invece Commerzbank (+0,6%).
Confermati i rialzi di Stellantis (+1,13%), che ha avviato la 3/a tranche del riacquisto di titoli da 1,5 miliardi annunciato in febbraio, e Bmw (+1,1%). Bene Pandora (+1,24%), Puma (+1,2%), Moncler (+0,7%) e Burberry (+0,52%), con la ripresa dell’inflazione in Cina, che spinge anche gli estrattivo-minerari Anglo American (+3,2%), Boliden e Antofagasta (+3% entrambe). In ordine sparso i petroliferi Eni (+0,96%), TotalEnergies (+0,7%), Shell (+0,19%) e Bp (-0,06%).
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