Borsa: Europa teme corsa prezzi, in rialzo petrolio e gas

Pubblicità
Pubblicità

(ANSA) – MILANO, 18 OTT – Piazza Affari peggiora nel corso della mattinata e, a metà seduta, si ritrova ad indossare la maglia nera tra le Borse del Vecchio Continente, tutte in negativo sui timori che l’inflazione possa accelerare un stretta monetaria da parte delle banche centrali e deluse dai dati macro provenienti dalla Cina, dove il Pil del terzo trimestre è cresciuto solo del 4,9%. Londra cede lo 0,2%, Francoforte lo 0,6% mentre Milano e Parigi arretrano dello 0,9%.
    Mentre il petrolio continua a correre, con il wti a 83,60 dollari (+1,6%) e il brent a 85,75 (+1%) anche il gas ha ripreso a volare, dopo che è emerso che la Russia manterrà limitate le forniture all’Europa a novembre, con il TTF, l’indicatore benchmark per il gas europeo, che avanza del 17,7% a 103,2 euro.
    Gli analisti temono che la corsa dei prezzi possa essere meno transitoria di quanto le banche centrali cercano di far credere e sul mercato monetario si scommette per un anticipo del rialzo dei tassi.
    A Piazza Affari soffrono Banca Mediolanum (-6%), Unipol (-4,1%), Intesa (-3%) e Generali (-2,1%), penalizzate dallo stacco della cedola. Si appesantisce anche Mps (-1,7%), su cui aleggia l’ipotesi di una ricapitalizzazione superiore ai 5 miliardi, funzionale al matrimonio con Unicredit (-0,7%) e mentre in Borsa crollano i bond subordinati di Siena. In controtendenza qualche bancario per cui si scommette sul risiko, come Banco Bpm (+1,8%) e Bper (+1,3%), e i titoli del risparmio gestito, a partire da Banca Generali (+1,9%). Male anche Campari (-1,6%), Hera (-1,5%) e Atlantia (-1,4%). In Europa tengono solo gli energetici (+0,6%), spinti dai rialzi dei prezzi, e le banche (+0,2%), che sperano nel rialzo dei tassi (ANSA).
   

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source