Le Borse europee proseguono in calo con gli investitori che concentrano la loro attenzione verso le banche centrali. Gli analisti ritengono che i recenti dati macroeconomici negli Usa, tra cui l’inflazione, non modificheranno le attese sulla Fed. Si guarda anche alla Bce, dopo i dati sull’andamento dei prezzi. Sul fronte valutario l’euro sale a 1,0996 sul dollaro.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,7%. In calo Londra (-0,9%), nonostante il buon risultato del Pil e con la sterlina in rialzo. In flessione Parigi (-0,8%), Francoforte (-0,6%) e Madrid (-0,5%). I listini sono appesantiti dal comparto tecnologico (-1,1%) e da quello immobiliare (-1%). Scivola anche l’energia (-1%), con il prezzo del petrolio poco mosso. Il Wti sale a 82,9 dollari al barile (+0,1%) e il Brent a 86,4 dollari (+0,03%).
Andamento negativo anche per le auto (-1,2%) e il comparto del lusso (-1%). Vendite sul fronte delle assicurazioni (-1,3%), dopo i conti del semestre di alcuni dei principali gruppi europei, e le banche (-0,7%), mentre in Italia si delineano i contorni della tassa sugli extraprofitti. Fiacche le utility (-0,3%), con la volatilità del prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni scendono dell’1,6% a 36,4 euro al megawattora. Poco mosse le Tlc (-0,03%), con Tim che si sgonfia e cede lo 0,3%.
Si muovo in rialzo i titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,18 per cento.
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