Borsa: l’Europa tiene dopo i dati macroeconomici, Milano piatta

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Leggero miglioramento per i mercati azionari del Vecchio continente dopo i molti indici macroeconomici della mattinata, tra i quali la produzione industriale tedesca in calo oltre le stime e soprattutto il Prodotto interno lordo dell’Eurozona rivisto in crescita più limitata rispetto al dato ‘flash’.
    Da mesi si conferma infatti l’apparente contraddizione secondo la quale a dati negativi corrisponde un miglioramento dei mercati, che reagiscono in positivo pensando che indici peggiori delle attese possano frenare il rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. Così le Borse, partite in negativo, ora salgono in genere di qualche frazione di punto, con Parigi in aumento dello 0,5%, Londra e Francoforte dello 0,2% e Milano che ondeggia sulla parità.
    Piatti anche gli indici azionari di Mosca, con il gas che dopo una partenza calma è passato in rialzo del 4% a 32 euro al Megawattora. Tranquillo il petrolio sotto gli 87 dollari al barile e anche l’euro che quota 1,07 contro il dollaro. In ribasso invece i rendimenti dei titoli di Stato e anche lo spread: il differenziale tra Btp e Bund a 10 anni è a quota 172, con un tasso per il prodotto italiano al 4,34%.
    In questo contesto in Piazza Affari bene Generali che sale dell’1,8%, con Tim in aumento dell’1,7%, mentre scivola del 4% a 12,1 euro Fineco dopo i dati della raccolta di agosto. Tra i titoli principali, in calo di oltre due oltre punti percentuali Stm e dell’1,1% Eni dopo l’annuncio del collocamento di obbligazioni convertibili per un miliardo.
   

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