Piazza Affari consolida il rialzo (+1% a 27.763 punti) insieme a Wall Street (Dow Jones +0,46%) e al Nasdaq (+0,32%), dopo la decisione della Bce sui tassi e l’aumento delle richieste di sussidi Usa. In ribasso a 173,5 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 11,7 punti al 4,32% e quello tedeschi di 6,4 punti al 2,58%. In rialzo il greggio (Wti +1,5%) a 89,85 dollari al barile), salito anche sopra i 90 dollari toccati l’ultima volta in novembre, mentre cede il gas naturale (-2,71% a 35,82 euro al MWh) dopo il riavvio di un impianto di Gnl in Texas.
Corrono Enel (+2,5%), Cnh (+2,46%), Mps (+2,4%), A2a (+2,27%) e Tenaris (+2,26%), favorita dal rialzo del greggio insieme ad Eni (+1,84%). Acquisti anche su Unicredit e Poste (+1,8% entrambe), Iveco (+1,44%), Bper (+1,34%), Generali (+1,21%) ed Erg (+1,1%). Più caute banco Bpm (+0,82%), Mediolanum (+0,72%) e Intesa (+0,14%).
In ordine sparso Italgas (+0,95%), Snam (+0,46%) e Terna (+0,44%) dopo un rapporto sul settore delle attività regolate di SocGen che raccomanda l’acquisto di quest’ultima, elevandone il prezzo obiettivo da 8,5 a 9,1 euro. Pochi i segni meno, limitati a Tim (-1,37%), su ipotesi di rinvio oltre il 30 settembre del termine per l’offerta definitiva di Kkr sulla rete, Pirelli (-1,11%), Stellantis (-1%), Nexi (-0,55) e Leonardo (-0,36%). Tra i titoli a minor capitalizzazione effetto conti su Orsero (+6,21%), ancora debole invece Unieuro (-4,44%) dopo il crollo della vigilia a seguito del taglio della raccomandazione degli analisti di Banca Akros.
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