Borsa, Milano chiude in forte ribasso, -3,3%. Europa in terreno negativo

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Ultima seduta prima delle elezioni fortemente negativa per la Borsa di Milano, il peggiore tra i principali mercati azionari in Europa, dove comunque tutti i listini sono scivolati: l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso del 3,3% a 21.066 punti, sui minimi della giornata. Tra i titoli maggiori di Piazza Affari, brusco scivolone di Tenaris (-8,3%) anche sulla debolezza del petrolio, male Leonardo (-6%) con Eni e Intesa, che hanno ceduto entrambi il 4,7%. Ha provato a tenere Atlantia, limato dello 0,3%.

Si rafforza il dollaro, che passa di mano a a 1,025 euro e a 0,9 sterline, mentre crolla il greggio (Wti -3,53% a 80,61 dollari al barile) per i timori di una recessione, come lasciano trasparire gli indici Pmi in calo sopra le stime in Francia, Germania e nell’Ue. Atteso l’analogo dato anche negli Usa.

Sotto pressione i bancari Credit Suisse (-9,71%), che ha smentito le indiscrezioni di un’uscita dal mercato Usa, Commerzbank (-5,03%), Banco Bpm (-4,63%), congelata anche per eccesso di ribasso) e Unicredit (-3,59%), all’indomani del rally dovuto alle anticipazioni su un possibile rialzo delle stime per il 2023 da parte dell’amministratore delegato Andrea Orcel. Pesano i petroliferi Tenaris (-4,78%), Shell (-4,74%), Bp (-3,66%), TotalEnergies (-3,55%) ed Eni (-3,51%).

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