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Borsa: Milano chiude in parità, giù Unicredit, bene Eni

(ANSA) – MILANO, 22 FEB – Piazza Affari se l’è cavata con una chiusura in sostanziale parità (Ftse Mib -0,02% a 26.043 punti) dopo un avvio in forte calo (-2,77%) sui timori per la crisi tra Russia e Ucraina, che già nella vigilia aveva pesato sui listini. Un sentimento che si è stemperato nel corso della giornata dopo le rassicurazioni del ministro russo dell’Energia Nikolaj Shulginov prima e del presidente Russo Vladimir Putin successivamente sulle esportazioni di gas verso l’Europa Occidentale. Dopo un rimbalzo in territorio positivo a seguito di dati Usa migliori delle stime, però, Piazza Affari, al pari delle altre borse europee ha perso progressivamente lo slancio, con i timori per gli effetti delle sanzioni annunciate dall’Ue e dagli Usa sulla Russia. Ne ha sofferto in primo luogo Unicredit (-2,13%), più esposta di altre nel Paese Euroasiatico, ma anche Bper (-0,93%), Intesa (-0,52%) e Banco Bpm (-0,51%) hanno accusato il colpo, nonostante lo spread abbia chiuso in calo a 168 punti, contro gli oltre 170 dell’apertura. In rialzo di 1,3 punti all’1,92% il rendimento, ma Regno Unito (+6,3 punti)e Germania (+3,6 punti) hanno fatto peggio. In luce Eni (+1,34%), sulla scia del rialzo del greggio, sui massimi dal 2014 intorno a quota 93 dollari al barile per il Wti e a 97 dollari per il Brent. Segno meno per Saipem (-2,22%) a due giorni dai conti di fine anno, dopo l’annuncio di un rosso di oltre 1/3 del capitale sociale dello scorso 31 gennaio. Giù anche A2a (-2,01%) e Italgas (-0,9%), mentre si sono mosse in controtendenza Inwit (+3,73%), Diasorin (+3,36%) e Iveco (+2,61%). Cauta Stellantis (+0,26%) alla vigilia dei conti, positive Ferrari (+0,29%), Stm (+0,35%) e Tim (+0,38%). (ANSA).
   



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