Borsa: Milano frena ancora (-1,1%), pesano Diasorin e Stellantis

Pubblicità
Pubblicità

Ulteriore frenata di Piazza Affari (Ftse Mib -1,1% a 28.260 punti) insieme al resto d’Europa, mentre gli indici Usa sono contrastati (Dow Jones +0,26%, Nasdaq -0,35%). Stabile a 163 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 9,8 punti al 4,23% e quello tedesco di 8,1 punti al 26%.Le peggiori sono Diasorin (-3,7%), insieme al resto del comparto farmaceutico in Europa, e Stellantis (-3,52%), sull’onda lunga del declassamento a ‘neutral’ da parte degli analisti di Citi.
    Sotto pressione anche Stm (-2,52%), al pari delle rivali europee, Iveco (-2,5%), Pirelli (-1,78%) e Recordati (-1,65%).
    Frena Unipol (-1,43%) dopo la semestrale migliore delle stime degli analisti ma con l’utile in calo di oltre il 24% a 517 milioni, che stima un impatto di 28 milioni dalla tassa sugli extraprofitti che potrebbe essere applicata a Bper (+2,2%), di cui è azionista di riferimento.
    Sprint di Saipem (+7,07%), forte delle recenti commesse per 1,7 miliardi di dollari (1,55 miliardi di euro), seguita da Mps (+2,67%). Segno meno invece per Fineco (-0,98%), Mediolanum (-0,82%), Unicredit (-0,69%) e Intesa (-0,46%), poco mossa invece Banco Bpm (-0,14%). Si sgonfia ma resiste in territorio positivo Tim (+0,14%), dopo il balzo iniziale a seguito del protocollo d’intesa tra il Mef e Kkr per l’ingresso con una quota fino al 20% in Netco in caso di concretizzazione dell’offerta del fondo Usa da 23 miliardi per la rete fissa.
    L’azionista Vivendi (-0,93% a Parigi) ha fatto sapere di apprezzare l’impegno del governo italiano, chiedendo però l’apertura di un dialogo serio” per “trovare la migliore soluzione” sul futuro dell’infrastruttura. Debole Eni (-0,88%), pur con il greggio in rialzo (Wti +0,74% a 83,43 dollari al barile)
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source