La Borsa di Milano guida i listini europei con il Ftse Mib che sale dello 0,6%. A Piazza Affari mostra i muscoli Tim (+2,7%), dopo l’accordo tra Mef e Kkr sulla rete e la posizione del socio francese Vivendi. Seduta tonica anche per le banche, dopo le indiscrezioni circolate su ipotesi di modifiche per la tassa sugli extraprofitti.
A metà seduta gli istituti di credito hanno recuperato sette dei 10 miliardi di capitalizzazione persi dopo l’annuncio della tassa. Brillante la performance di Mps (+2,7%), Bper (+2,5%) e Banco Bpm (+2,2%). In netto rialzo anche Unicredit e Mediolanum (+1,4%), Mediobanca (+1,1%), Banca Generali (+0,7%) e Intesa (+0,4%).
Recupera l’energia dove Eni guadagna lo 0,2%, Tenaris lo 0,1% e Saipem l’1,7%, quest’ultima spinta dai numerosi nuovi contratti acquisiti nelle ultime settimane. In controtendenza rispetto al listino, Leonardo (-0,9%), Iveco (-0,8%) e Cnh (-0,3%).
In lieve calo lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i due titoli di Stato scende a 160 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,22 per cento.
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