Borsa: Milano scivola (-2,3%), crollano le banche, Bper -11%

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Si conferma in forte calo Piazza Affari nell’ultima ora di scambi, con l’indice Ftse Mib che perde il 2,31% a 27.889 punti, frenato dalle banche dopo il ‘decreto asset’ del governo con la tassa sugli extraprofitti legati al margine d’interesse. Un passo indietro che vale 27,71 miliardi di capitalizzazione, con un rosso di 8,75 miliardi solo per le banche quotate.
    Vero e proprio crollo per Bper (-11%), Banco Bpm (-9,52%), Mps (-9,24%), Fineco (-8,59%), Intesa (-8,5%), Unicredit (-5,68%), Mediolanum (-4,94%) e Mediobanca (-3,2%). Più caute banca generali (-2,84%) e Banca Sistema (-2,07%), che ha annunciato un impatto quasi nullo dalla nuova tassa sui profitti.
    Pesa sul listino milanese anche il calo del greggio (Wti -1,06% a 81,07 dollari al barile), che penalizza Saipem (-2,18%) ed Eni (-0,83%) ma non Tenaris (+0,47%). Pochi i rialzi, limitati a Tim (+2,05%), Recordati (+1,96%), hera (+1,93%), A2a (+1,76%),Italgas (+1,28%), Snam (+1,05%), Amplifon (+1%) e Terna (+0,72%). Scende poco sotto quota 167 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 12,3 punti al 4,12% e quello tedesco di 13,7 punti al 2,45%.
   

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