Borsa, Piazza Affari torna in lieve rialzo dopo i danni al Nord Stream

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Piazza Affari conclude in lieve rialzo una mattinata incerta, segnata dai nuovi record dello spread e dai timori per una lunga chiusura del Nord Stream, che confermerebbe la previsione di uno stop delle forniture di gas russo all’Europa per tutto l’inverno.

Il differenziale di rendimento dei decennali italiani, dopo essere salito fino a 255 punti, si attesta a 246 punti, con un tasso che ripiega al 4,54% Il Ftse Mib avanza dello 0,2%, sostenuto da Nexi (+3,8%), premiata per gli obiettivi del piano industriale, Stm (+3,1%), scattante come tutto il comparto dei microchip in Europa, Ferrari (+2%), Amplifon (+1,9%), Tenaris (+1,7%), Stellantis (+1.6%) e Tim (+1,5%), in attesa di novità sulla rete unica.

Pesano invece sul listino utility, banche, assicurazioni e risparmio gestito, per il combinato effetto del rialzo dello spread e della crisi energetica: tra i titoli peggiori figurano Terna (-2,6%), Fineco (-2,4%), ed Hera (-1,8%) mentre tra i big soffrono Enel (-1,6%) e Generali (-1%). Primi scambi per Mps, che fatica a trattare con continuità, e cede l’11% a 27,1 euro mentre gli altri bancari contengono i ribassi entro il mezzo punto percentuale.

Le Borse europee perdono slancio a metà mattina. Il prezzo del gas riprende così a correre ad Amsterdam, dove avanza del 6% a 184,3 euro al megawattora. Milano scivola sotto la parità (-0,5%), Londra è invariata, Francoforte e Parigi riducono i cali, rispettivamente, allo 0,5% e allo 0,6% mentre Wall Street, dove i future sono in rialzo di oltre un punto percentuale, sembra intenzionata a rimbalzare.

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