I timori su possibili nuovi rialzi dei tassi da parte della Bce raffreddano l’entusiasmo della mattinata dovuto al taglio delle imposte sugli scambi di borsa in Cina. Gli indici restano positivi, ma sotto ai massimi della mattinata ad eccezione di Madrid (+1,03%), che invece allunga il passo. Seguono Milano (+0,7%), Parigi (+0,5%) e Francoforte (+0,3%), mentre Londra è chiusa per la tradizionale ‘Bank Holiday’ dell’ultimo lunedì di agosto. Si confermano positivi i future Usa, dove è atteso nel pomeriggio l’indice della Fed di Dallas, mentre sono previsti oggi gli interventi di Joachim Nagel, Pablo Hernandez de Cos, e Robert Holzmann della Bce nel corso di un forum in Austria.
Poco mossi i titoli di stato, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi a 167,1 punti e il rendimento annuo italiano in crescita di 2 punti al 4,25%, contro i 2,5 punti in più di quello tedesco al 2,58%. Torna sotto gli 80 dollari il greggio (Wti +0,16% a 79,96 dollari al barile), stabile a 35,3 euro al MWh il gas naturale ad Amsterdam, dove i future sul mese di settembre guadagnano ancora l’1,5%. Debole l’oro (-0,16% a 1.914,66 dollari l’oncia) e il dollaro, scambiato a 0,92 euro e 0,79 sterline, con ribassi rispettivamente dello 0,21 e dello 0,05%.
Prosegue la corsa dei produttori di semiconduttori asm-Osram (+1,91%), Asm (+1,66%), Asml (+1,6%) e Be (+1,55%), mentre sale un po’ meno Stm (+1,19%). Acquisti sui bancari Sabadell (+2,02%), Bbva (+1,82%), Bnp (+1,53%), Banco Bpm (+1,5%), Commerzbank ed Mps (+1,36% entrambe). Accelera Unicredit (+1,1%) , perde un po’ di smalto invece Intesa (+0,63%). In campo petrolifero sale Eni (+0,92%), che ha annunciato l’avvio della produzione nel giacimento di Baleine, in Costa d’Avorio. Seguono Shell (+0,44% solo ad Amsterdam) e TotalEnergies (+0,33%).
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