Borse europee chiudono deboli, sguardo alla guerra Ucraina

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Le Borse europee riducono il calo nel finale e concludono la seduta deboli, mentre Wall Street marcia in stabile rialzo. L’attenzione degli investitori si concentra sulla guerra in Ucraina e sugli effetti delle sanzioni alla Russia sull’economia globale. Sotto i riflettori anche l’andamento delle materie prime con gas e petrolio in calo. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro è poco mosso a 1,0786. L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,77%. In calo Parigi (-0,83%) e Londra (-0,2%), piatte Francoforte (-0,07%) e Madrid (-0,06%). 

Anche Piazza Affari  chiude in calo. L’ultimo indice Ftse Mib cede lo 0,96% a 24.624 punti, appesantito dalla cedola pagata da otto big (Stellantis, Ferrari, Cnh, Unicredit, Banco Bpm, Mediolanum, Prysmian, Campari). 

Lo spread tra Btp e Bund tedesco chiude in lieve calo a 163 punti, rispetto ai 164 punti della vigilia. Il rendimento del decennale italiano sale al 2,54%, portandosi ai livelli di giugno 2019. In crescita anche i tassi dei decennali dei Paesi ‘periferici’ con quello spagnolo che si attesta all’1,84% e quello greco al 2,94%. 

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