Carige: aumentano le dta, perdite 2020 salgono a 251 mln

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Il consiglio di amministrazione Carige ha approvato i risultati definitivi per gli undici mesi di gestione ordinaria del 2020, già comunicati il 23 febbraio.
    In conseguenza della conclusione degli approfondimenti in merito alla valutazione delle probabilità di recupero nel tempo delle attività fiscali differite (dta – deferred tax assets) alla luce dello scenario pandemico, sono state valutate in 66,3 milioni le imposte differite non iscrivibili a bilancio e pertanto la perdita al netto delle imposte del periodo è stata determinata in 251,6 milioni di euro, rispetto ai 185,3 milioni preliminari.
    Lo annuncia l’istituto in una nota.
    Al 31 dicembre 2020, a livello consolidato, il complesso delle dta iscritte a bilancio Carige, viene spiegato, ammonta quindi a 827 milioni mentre le dta fuori bilancio salgono a 491 milioni. La nuova valutazione degli asset fiscali iscrivibili a bilancio – che si determina esclusivamente in considerazione di uno scenario stand-alone della Banca ipoteticamente protratto nel medio-lungo termine – è neutrale in termini di patrimonio regolamentare e ratio di vigilanza. Resta inalterata la possibilità della loro valorizzazione complessiva nell’ambito di un processo di aggregazione.
    Il cda, che ha deciso la convocazione dell’assemblea ordinaria al 20 aprile, ha anche deliberato “in via meramente prudenziale” di sottoporre ai soci una proposta di riduzione facoltativa del capitale sociale a copertura delle perdite portate a nuovo, previo utilizzo delle riserve disponibili a tal fine. La riduzione del capitale non non ha effetto sui coefficienti di vigilanza ma si limita ad adeguare l’ammontare del capitale sociale al patrimonio netto contabile.
   

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