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Case green: gli italiani chiedono abitazioni di classe A

(ANSA) – ROMA, 26 GEN – Gli italiani chiedono abitazioni di classe energetica A e la direttiva Ue sulle ‘Case green’ è dunque l’occasione per rinnovare il parco immobiliare del Paese.
    E’ quanto emerge da un’indagine chiesta da Confindustria Assoimmobiliare a Swg che fotografa l’impatto della Direttiva, attualmente in discussione al Parlamento Europeo, sulle scelte dei proprietari e dei potenziali acquirenti.
    Il 56% di coloro che hanno intendono acquistare una casa dichiara di volerla di classe A e il 55% esclude di acquistarne una con valori energetici più bassi (da E a G) anche se costasse di meno. Il 67% dice che oggi ci sono poche abitazioni disponibili in classe A e secondo il 71% tutte le nuove abitazioni dovrebbero essere costruite in classe A.
    “Questi dati ci indicano una strada, che il mercato ha già cominciato a percorrere – sostiene la presidente di Confindustria Assoimmobiliare Silvia Rovere – Esiste una domanda forte e diffusa di case green che sta orientando le decisioni di investimento delle famiglie e che ha bisogno di un’offerta adeguata”. Il che dimostra che “non basta la riqualificazione dell’esistente, che difficilmente consente di arrivare alla classe energetica A e a consistenti risparmi sulla bolletta energetica. Occorre sostituire il patrimonio immobiliare esistente con nuove costruzioni ad alte prestazioni energetiche.
    Senza consumare nuovo suolo”. Bisognerebbe quindi demolire costruzioni obsolete, degradate, insicure e certamente prive di qualsiasi valore storico-architettonico e ricostruite secondo i più elevati standard di efficienza energetica, sismica e tecnologica, aggiunge Rovere osservando che “è su questo che si gioca il futuro dell’industria immobiliare, del mercato e delle politiche pubbliche per la casa”.
    Oltre due terzi degli italiani (67%) sono convinti che le case energeticamente meno efficienti subiranno forti perdite di valore nei prossimi anni, che sarà più costoso ristrutturare le abitazioni (66%) e che nessuno vorrà più acquistare case con classi energetiche basse (59%), ma il 60% degli intervistati è convonto che ci saranno nuovi incentivi statali per rendere efficienti gli immobili o per costruirne di nuovi in classe A.
    (ANSA).
   



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