Cdp, priorità a sviluppo di venture capital e private equity

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(ANSA) – ROMA, 11 NOV – Cassa depositi e prestiti punta su venture capital e private equity per rafforzare il mercato dei capitali che, in Italia, “non è ancora adeguato a sostenere lo sviluppo dell’economia nazionale”. Sono queste le due aree prioritarie di intervento individuate nelle linee guida strategiche settoriali ‘Mercato dei capitali’ che si affiancano a una governance attiva della partecipazione in Euronext per rendere Borsa Italiana “uno strumento sempre più adeguato alla raccolta”.
    Nel venture capital, il punto di partenza è una situazione di ritardo rispetto ai principali paesi europei: tra il 2018 e il 2021, gli investimenti di questo tipo in Italia hanno raggiunto un totale di 3,6 miliardi di euro, un valore molto inferiore a quello della Francia (25,5 miliardi), della Germania (34 miliardi) e del Regno Unito (69 miliardi). Negli ultimi anni c’è stata comunque un’accelerazione con un aumento degli investimenti del 221%, nel 2021, anche a seguito della nascita di Cdp Venture Capital SGR, proprio con l’obiettivo di di “promuovere la crescita dell’ecosistema del venture capital italiano”.
    Quanto al private equity, il mercato italiano è ritenuto da Cdp “sempre più attrattivo per gli investitori”, anche internazionali, e nel 2021 ha raggiunto un livello massimo di investimenti, circa 6,4 miliardi di euro pur avendo, in rapporto al Pil, dimensioni molto minori a quelle di paesi come la Francia o il Regno Unito.
    Un ruolo “sempre più rilevante” di venture capital e private equity può rendere più fluido, secondo le linee guida, il collegamento del sistema imprenditoriale con “l’ingente massa di capitali privati disponibili”, visto che l’Italia ha un risparmio privato tra i più elevati al mondo e un forte potenziale attrattivo per gli investitori internazionali. E accompagnare l’intero ciclo di vita delle imprese, promuovendone la crescita e il consolidamento. (ANSA).
   

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