Cgia-Asmel, i piccoli Comuni producono il 66% del Pil nazionale

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(ANSA) – VENEZIA, 13 AGO – Sono i piccoli comuni il motore dell’economia produttiva italiana: lo sostiene un’elaborazione fatta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre dall’elaborazione per conto di Asmel, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali.
    Nelle amministrazioni con meno di 20 mila abitanti, spiega la Cgia in una nota, è ubicato il 41% sia delle imprese italiane sia del totale dei lavoratori dipendenti, esclusi gli occupati nel pubblico impiego. In questa classe si “produce” il 39% del valore aggiunto nazionale. Alzando la soglia, nei comuni sotto i 100 mila abitanti, il Pil prodotto è il 66% del totale, si impiega il 69% degli addetti nelle imprese private e le aziende ubicate sono il 71%. Tranne che in Lazio e in Liguria, la maggior parte della ricchezza nel Paese viene “generata” in questa classe dei Comuni.
    In cifre, degli 825,4 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto da tutte le aziende private presenti nel Paese (poco meno della metà del Pil nazionale), 541,7 miliardi sono generati nelle piccole e medie Amministrazioni comunali e 283,6 miliardi in quelle grandi. (ANSA).
   

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