Def, Franco: ‘Quadro molto incerto con forti rischi’

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“Il quadro economico è molto incerto, con forti rischi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco in audizione alla Commissione bilancio sul Def. Franco si è soffermato sui due scenari di rischio previsti dal Def, il primo che prevede un raddoppio dei prezzi del gas con crescita che si fermerebbe al 2,1% incorporando di fatto una crescita negativa (dato che la crescita acquisita sul 2021 è del 2,3%), il secondo che ipotizza un razionamento del gas con crescita dello 0,6%. “Sono scenari esemplificativi – ha detto Franco – che però ci dicono che dobbiamo operare il più rapidamente possibile per trovare fonti alternative e accelerare sulle rinnovabili”. 

‘Anche con Pil piatto crescita sarebbe 2,3%’ – “Se per ipotesi la nostra economia restasse piatta, cresceremmo del 2,3%”. Franco ha anche spiegato che la previsione di crescita del Def – 2,9% – tiene conto di una “flessione del Pil nel primo trimestre dovuta soprattutto alla produzione industriale, e di una “graduale ripresa nei prossimi trimestri, scenario in cui la crisi attuale verrebbe gradualmente superata”.

‘Incertezza maggiore del 2021, stime difficili’ – Il Def 2022 è stato redatto “in un momento più complesso dell’anno scorso, per l’incertezza maggiore di quest’anno. Fare previsioni è sempre difficile, farle in questo momento è ancora più difficile” ha sottolineato il ministro. 

‘Con guerra regole Ue su debito più problematiche’  – Nel quadro della riforma del Patto di stabilità europeo, “una regola problematica è la regola del ventesimo di riduzione del rapporto debito/Pil” – aggiunge il titolare dell’Economia. “Dobbiamo riflettere se le regole rispondano perfettamente a ciò che le politiche economiche dei Paesi dovranno fare”; ha detto Franco citando “le nuove sfide, la pandemia, la grossa riconversione ambientale che richiederà investimenti pubblici e privati, e ora questo scenario economico e politico determinato dall’attacco russo all’Ucraina”.

‘Su caro-energia stanziato più di Francia-Germania’  – “La nostra politica di bilancio cerca di essere il più espansiva possibile”, e “se guardiamo alle misure per gestire i costi dell’aumento di energia”, l’Italia in rapporto al Pil ha stanziato “più di quanto stanziato da Francia e Germania, sebbene la Germania abbia varato nuove misure, quindi è un confronto in divenire” ha concluso il ministro.

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