Energia: Ue, pronti a nuovo vertice a settembre

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“Se necessario, sono pronto a convocare un’altra riunione straordinaria” dei ministri dell’Energia europei “per decidere misure concrete prima della fine del mese”. Lo ha annunciato il ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, Jozef Sikela, che guida la presidenza di turno dell’Ue, al termine del Consiglio straordinario Energia.

I ministri Ue dell’Energia hanno chiesto che entro metà settembre la Commissione europea tra l’altro “proponga interventi di emergenza e temporenei, incluso il price cap sul gas’. E’ quanto si legge nelle conclusioni del vertice. “Misure specifiche su questo aspetto dovrebbero anche aiutare a limitare l’impatto degli alti prezzi del gas sui mercati dell’elettricità Ue e i prezzi dell’energia per i consumatori”. Sul price cap “i ministri hanno rivisto le possibili opzioni per l’introduzione di un price cap sul gas importato da specifiche giurisdizioni, è necessario ulteriore lavoro rispetto alla possibile introduzione di tali misure”.

I ministri dell’Energia europei chiedono a Bruxelles di “estendere e ampliare almeno fino al 31 dicembre 2023” il quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le aziende duramente colpite dal caro energia. L’aggiornamento del quadro d’emergenza permetterà di facilitare la copertura dell’aumento dei prezzi dell’energia per l’industria, favorire gli investimenti su rinnovabili e decarbonizzazione e sostenere la liquidità per le utility del settore alle prese con la forte volatilità.

In Consiglio Energia a Bruxelles “15 paesi si sono pronunciati chiaramente a favore di un price cap generalizzato”, “3 preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo”, “3 non hanno pregiudiziali ma lo vorrebbero” subordinato a verifiche di sostenibilità “con una apertura ragionevole e 5 paesi che sono contrari o neutrali”. “E’ una maggioranza molto forte”, e per questo abbiamo chiesto alla presidenza e “verrà messo nel mandato dato alla Commissione di elaborare al più presto uno scenario”. Lo ha detto il ministro della Transizione Roberto Cingolani.

“Non lasceremo i nostri amici europei al freddo”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al quartiere generale della Nato a Bruxelles. “Questo però è il momento di scegliere: lasciare alle spalle la dipendenza dall’energia russa, che Mosca non smetterà mai di usare come un ricatto, e procedere alla transizione energetica”.

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