Equo compenso, slitta la riunione al ministero della Giustizia

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Rinviata “a data da destinarsi” la riunione indetta dal ministero della Giustizia per discutere dell’applicazione della legge sull’equo compenso per le prestazioni dei liberi professionisti, inizialmente prevista per domani, 12 settembre. A darne notizia ai convocati – cinque fra le maggiori organizzazioni d’impresa, bancarie e assicurative, ossia Abi, Assonime, Confindustria, Ania e Confcooperative ed il Consiglio nazionale dei commercialisti – è stato lo stesso dicastero di via Arenula, precisando che lo slittamento dell’incontro è stato deciso, essendo “maturata l’esigenza di un dialogo con tutti i soggetti coinvolti”, con riferimento alle rappresentanze professionali.
    Il confronto era stato sollecitato, nelle settimane passate, dalle associazioni datoriali che, in una lettera ai ministeri della Giustizia e delle Imprese e del made in Italy, avevano sottolineato l’urgenza di un dialogo col governo sull’attuazione della legge sulla giusta remunerazione dei lavoratori autonomi (un provvedimento di iniziativa parlamentare, sostenuto in maniera decisa dal centrodestra, depositato alla Camera nell’ottobre del 2022 dalla stessa presidente del Consiglio e leader di FdI Giorgia Meloni, prima di ricevere dal Quirinale l’incarico per la formazione del nuovo Esecutivo, ndr): Abi, Assonime, Ania, Confindustria e Confcooperative avevano, infatti, ravvisato “alcune rilevanti distorsioni applicative” nella norma, in grado di generare “un volume di costi insostenibile per le imprese”.
    Al tavolo, nei giorni scorsi, era stato invitato anche il Consiglio nazionale dei commercialisti, che ha presentato una proposta correttiva della legge in merito ai compensi di quanti, fra i loro iscritti, svolgono l’incarico di componente del collegio sindacale nelle società di grandi dimensioni. A seguito della richiesta dell’organismo che rappresenta gli Ordini (ProfessionItaliane) di partecipare alla riunione, gli uffici ministeriali hanno deciso di annullare la convocazione di domani, anticipando che “sarà definita a breve” la data del nuovo incontro fra le parti per discutere dell’implementazione della legge sull’equo compenso.
   

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