Finanza: Lusardi, consapevolezza ora è garanzia futuro

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Una maggiore consapevolezza oggi per garantirsi il futuro. Getta lo sguardo lontano l’edizione 2021 del Mese dell’educazione finanziaria, promosso dal Comitato diretto da Anna Maria Lusardi, che come di consueto si svolgerà ad ottobre: “Prenditi cura del tuo futuro è il tema che abbiamo scelto per questa quarta edizione, perchè in questo momento è particolarmente importante capire che le azioni che sceglieremo di fare oggi avranno effetti ben precisi a lungo termine”, spiega Lusardi in un colloquio con l’ANSA, “specialmente in questo momento di ripartenza”.

Il comitato creato dal ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con ministero dell’Istruzione e con quello dello sviluppo economico e al quale partecipano anche, tra gli altri, Bankitalia, Consob, Ivass ha da poco varato la strategia per il prossimo triennio.

“Due i focus individuati per quest’anno: le donne e i giovani”, dice Lusardi “con l’intento che siano la leva per trasformare il mese di ottobre in una miccia per iniziative capillari in tutta Italia per tutto l’anno. Vogliamo entrare nelle case delle persone; l’educazione finanziaria si fa ovunque, in piazza, nelle scuole, nelle università nei posti di lavoro: ma è importante farla ora se vogliamo raccogliere in futuro. In questo – afferma ancora Lusardi- l’accelerazione digitale ci è di aiuto perchè ci può consentire di ridurre gap profondi sul territorio”.

Il bando per partecipare con le iniziative al Mese è aperto fino al 24 settembre e l’obiettivo è quello di superare le oltre 600 iniziative dell’edizione 2020 e “trasformare tutta Italia in un laboratorio sull’ educazione finanziaria che deve diventare parte quotidiana della nostra vita”.” A partire dalla scuola” ribadisce Lusardi rilanciando la battaglia intrapresa fin dalla nascita del Comitato per inserire l’educazione tra le materia curriculari nelle scuole italiane. “Dobbiamo renderla obbligatoria. Non a caso alcuni lo hanno già fatto: per molti paesi è già diventato ovvio”. “Pensiamo a quali possono essere i costi dell’ignoranza in questa materia. Dobbiamo formare i cittadini di domani: noi siamo un paese del g7 non possiamo restare indietro; è un’anomalia che va curata”.
   

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