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Fisco: Imu 2021 da 19,5 miliardi, pagheremo in media 1.070 euro

Con il saldo del prossimo 16 dicembre si verseranno 9,7 miliardi di euro per l’Imu, il cui gettito complessivo annuo sarà di 19,5 miliardi di euro. Saranno chiamati ai versamenti oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati). Il costo medio complessivo dell’Imu su una “seconda casa”, ubicata in un capoluogo di provincia, spiega Ivana Veronese – segretaria confederale Uil – sarà di 1.070 euro medi con punte di oltre 2mila euro nelle grandi città. È quanto emerge dal Rapporto Imu 2021 elaborato dal Servizio Uil lavoro, coesione e territorio.

A Roma l’Imu più cara a Sondrio la spesa minore – Il capoluogo di provincia dove l’Imu per una seconda casa a disposizione è più cara è Roma con 2.064 euro medi; a Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori più “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro. E’ quanto risulta dal Rapporto Imu 2021 elaborato dal Servizio Uil lavoro, coesione e territorio. In 16 Città è in vigore la ex addizionale della Tasi, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano quella massima dell’Imu (10,6 per mille). In particolare, a Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille. Altre 74 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille, tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari. In 10 Città le aliquote sono sotto la soglia massima, tra cui, Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine, Belluno.



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