Fondaco: ora fondo infrastrutture sostenibili dalla A alla Z

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(ANSA) – ROMA, 30 GEN – Investire in sostenibilità non è semplice e si rischia di avere magari buoni rendimenti ma in progetti che sono solo ‘verniciati’ di verde o la cui filiera non rispetta i diritti dei lavoratori o di risparmio energetico.
    Per questo Fondaco Sgr, la società indipendente di gestione basata a Torino focalizzata sugli investitori istituzionali, punta a lanciare un fondo di fondi per investimenti in infrastrutture avanzate che controlli in maniera minuziosa l’applicazione dei principi Esg nella messe di progetti che, complice anche il Recovery plan della Ue e le linee guida della nuova amministrazione Biden, si affacceranno nei prossimi anni.
    “E’ un progetto – spiega in una conversazione con l’ANSA l’ad di Fondaco Sgr Davide Tinelli – che è particolarmente caro ai nostri clienti fondazioni bancarie, casse di previdenza, fondi pensioni e sanitari”. Soggetti che hanno bisogno dei rendimenti ma che guardano anche alle ricadute sul territorio e alla sostenibilità nel medio lungo termine degli investimenti.
    “Certo – riconosce Tinelli – servirebbero dei criteri sulla sostenibilità meglio definiti a livello internazionale”, così come sta chiedendo anche la Bce e grandi investitori istituzionali. “Ora c’è il rischio che alcuni investimenti siano sostenibili solo sulla carta o in maniera parziale” sottolinea, aggiungendo come “per selezionare e poi controllare i progetti nella loro attuazione serve una struttura che ha ovviamente dei costi e richiede una gamma di professionalità anche internazionali”.
    Per questo Fondaco pensa a dotare questo fondo di fondi con un advisory board composto da persone di provenienza internazionale e con esperienze differenti che sappia indirizzare e poi verificare la validità degli investimenti.
    “Crediamo alla possibilità – aggiunge – di finanziare infrastrutture, progetti di rigenerazione urbana, adeguamento del patrimonio scolastico ed efficientamento energetico sostenibili, anche nel nostro paese. E queste devono poter essere realizzate rispettando i diritti dei lavoratori, usando materiali a basso impatto, dotandole di sensori per avere a disposizione dei dati. E’ un lavoro complesso certo e che costa ma che può dare buoni rendimenti e dei benefici diffusi rilevanti”. (ANSA).
   

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