Gas: balzo +9% con il rallentamento di flussi dall’Ucraina, a 102,5 euro

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I prezzi del gas naturale europeo sono in aumento a causa delle preoccupazioni per le forniture dalla Russia in transito in Ucraina.
Il contratto di riferimento, scambiato a Amsterdam, fa un balzo del 9% a 102,50 euro.
Intanto Mosca ha anche sanzionato un commerciante di GNL, una controllata tedesca di Gazprom che la Germania ha sequestrato. Un portavoce del ministero dell’Economia tedesco ha affermato che sta “valutando questi annunci” in attesa di dettagli. “La sicurezza dell’approvvigionamento è attualmente garantita ed è costantemente controllata”, ha aggiunto.

I flussi dalla Russia “al momento continuano senza interruzioni”, afferma Snam che sottolinea come “l’incertezza e il timore di possibili implicazioni sul fronte degli approvvigionamenti hanno innescato una significativa crescita dei prezzi del gas e del petrolio”.

“Monitoriamo Ia situazione, ma il mercato può compensare il gas che non arriva dalla Russia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck parlando al Bundestag, dove ha commentato gli effetti del decreto di Mosca che prevede delle controsanzioni sul gas che colpiscono anche Gazprom Germania. “Il mercato offre altre alternative. Ci siamo preparati a questa situazione”, ha incalzato.

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