Generali: pronta la short list per il Cda, Galateri lascia

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 E’ ormai pronta la short list per il nuovo cda di Generali dove non comparirà il nome del presidente Gabriele Galateri neanche come consigliere. In una comunicazione personale, letta ai “colleghi, prima di discutere nel merito la definizione della lista del consiglio” Galateri, dopo aver fatti i conti sulla sua permanenza al vertice del Leone – 11 anni da presidente e altri 7 da vicepresidente -, ha preannunciato la sua uscita dal board “in piena serenità e unità d’intenti”.
    Alla base della decisione c’è la perdita definitiva del requisito di indipendenza, che il Codice di autodisciplina delle società quotate fissa per gli amministratori in 9 anni.
    Considerata inoltre la best practice internazionale delle società quotate a capitale diffuso, per un gruppo come Generali avere un presidente non indipendente sarebbe quanto meno inopportuno.
    A questo si aggiunge lo scontro in atto nell’azionariato della compagnia, che ha portato Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin e Sabrina Pucci a dimettersi. Il cda, sceso da 13 a 10 membri, sarà reintegrato in una riunione la prossima settimana scegliendo tre profili che saranno poi candidati nella lista definitiva da portare all’ assemblea del 29 aprile. Se, all’appuntamento del consiglio sul bilancio in agenda il 14 marzo, si sceglierà una lista di 13 o più membri dipenderà dal parere di orientamento che il consiglio di amministrazione esprimerà sempre nel corso nella riunione sul tavolo che, in sostanza, ha espresso un profilo quali-quantitativo per i nomi del prossimo cda.
    Per quanto riguarda la rosa di alto profilo di coloro che hanno già dato la loro disponibilità a candidarsi, si tratta di 15-20 nomi, ossia il 30% in più dei 13-17 componenti previsti per il board dallo statuto.
    Oltre al ceo Philippe Donnet, contestato da Caltagirone e dai soci dal patto, che rimane composto dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio e da Fondazione Crt, gli attuali amministratori pronti a proseguire per un altro triennio sono Clemente Rebecchini (Mediobanca), Diva Moriani, Antonella Mei-Pichtler e Ines Mazzilli (eletta nella lista di Assogestioni). Meno certo invece Lorenzo Pellicioli (De Agostini). Non ci sarà Alberta Figari che ha perso, al pari di Galateri, il requisito di indipendenza. Restano quindi almeno sette i nomi nuovi da mettere in lista.

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