Nel secondo trimestre di quest’anno gli attacchi informatici nel nostro Paese sono aumentati del 34,6% rispetto ai primi tre mesi. Marzo e maggio i mesi più “neri”. Le aziende di servizi quelle più colpite dai pirati informatici, raddoppiano le incursioni nella sanità. Emerge dal report di Swascan, azienda di Cybersecurity del polo cyber del Gruppo Tinexta.
Il numero delle aziende vittime è aumentato del 185% dall’inizio dell’anno e del 105% rispetto al secondo trimestre del 2022. In Italia, l’80% è una pmi e il 91% con fatturato inferiore ai 250 milioni di euro. Secondo il report, che analizza i principali rischi informatici (ransomware, phishing e malware), tra aprile e giugno scorsi in Italia si sono registrati numerosi attacchi informatici che hanno coinvolto soprattutto aziende di servizi con il 54% degli attacchi, seguito dal manufatturiero (11%) e dal sanitario (9%), più che raddoppiato rispetto al trimestre precedente. Circa 190 mila i dispositivi compromessi in Italia. La cyber-gang “Monti” quella più attiva nel nostro Paese.
“La convergenza tra diverse tipologie di minacce è una dimostrazione della complessità e dell’adattabilità del panorama degli attacchi. Attacchi come phishing, ransomware e malware stanno seguendo una curva di crescita che supera le spiegazioni legate a fenomeni casuali. Questa tendenza sottolinea l’urgenza di adottare strategie di difesa avanzate nell’era digitale per proteggere il patrimonio, l’economia e i cittadini. Ora più che mai è imperativo garantire la sicurezza della rete per salvaguardare aspetti che ci riguardano da vicino, come il prestigio del Made in Italy, oltre che proteggere le persone da minacce dirette e indirette commenta Pierguido Iezzi, Cyber Security direttore e ceo di Swascan.
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