Inail, 264 denunce infortuni mortali in 4 mesi 2023, +1,1%

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 Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il mese di aprile sono state 187.324 con un calo del 26,4% sullo stessi periodo del 2022. Lo rileva l”Istituto spiegando che le denunce di infortunio mortale sono state 264 con un aumento dell’1,1%. Sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 23.869 (+23,8%). IL calo delle denunce nel complesso “è dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19”. 

L’Inail segnala che la decisa riduzione delle denunce di infortunio in complesso è dovuta quasi esclusivamente al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19. Le 187.324 denunce sono in riduzione dell’11,1% rispetto al 2019, anno precedente il Covid. Nei primi quattro mesi del 2023 si registra un calo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati a 161.076 (-30,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento dell’8,8% (da 24.136 a 26.248).

Nell’aprile di quest’anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -33,0% nella gestione Industria e servizi (140.790), un -0,2% in Agricoltura (a 7.930) e un +5,7% nel Conto Stato (a 38.604). Si osservano decrementi degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori produttivi, in particolare la Sanità e assistenza sociale (-77,2%), il settore più colpito durante la pandemia. L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nelle Isole (-33,3%), seguite dal Sud (-32,9%), dal Nord-Ovest (-29,7%), dal Centro (-26,0%) e dal Nord-Est (-17,9%).

Il calo che emerge dal confronto dei primi quadrimestri del 2022 e del 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -41,1% (da 115.567 a 68.072 casi denunciati, anche qui un dato legato al Covid), sia a quella maschile, che presenta un -14,2% (da 138.926 a 119.252). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo quadrimestre 2023 sono state 264, tre in più rispetto alle 261 registrate nel primo quadrimestre 2022, 42 in meno rispetto al 2021, 16 in meno rispetto al 2020 e 39 in meno rispetto al 2019. A livello nazionale i dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano per il primo quadrimestre 2023 rispetto al pari periodo 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 70 a 57, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 191 a 207. L’aumento ha riguardato solo l’Industria e servizi (da 219 a 227 denunce). L’aumento rilevato nel confronto tra i primi quadrimestri del 2022 e 2023 è legato solo alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 233 a 243, mentre per quella femminile si registra un calo, da 28 a 21.
   

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