La Banca centrale russa taglia i tassi dal 14 all’11%

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La Banca centrale russa ha tagliato i tassi di interesse dal 14 all’11% e potrebbe tagliarli ulteriormente “nelle prossime riunioni” se l’andamento dell’inflazione lo consentirà.
    “Gli ultimi dati settimanali – afferma l’istituto – evidenziano un significativo rallentamento dell’attuale tasso di crescita dei prezzi. Le pressioni inflazionistiche si allentano in scia alle dinamiche del tasso di cambio del rublo e al rilevante declino delle aspettative di inflazione di famiglie e imprese. Ad aprile l’inflazione annuale ha raggiunto il 17,8%, tuttavia, in base alle stime al 20 maggio, ha rallentato al 17,5%, diminuendo più velocemente che nelle previsioni di aprile”.
    La Banca centrale russa “mantiene” quindi “aperta la prospettiva di una nuova riduzione dei tassi nelle prossime riunioni” a partire da quella del 10 giugno. “Nelle sue decisioni sui tassi la Banca di Russia prenderà in considerazione le dinamiche di inflazione attuali e attese relative al target e ai processi di trasformazione economica, come pure i rischi posti dalle condizioni domestiche ed esterne e la reazione dei mercati finanziari”, spiega l’istituto, che si attende un riduzione dell’inflazione al 5-7% nel 2023 e al 4% nel 2024.
    Intanto “le condizioni esterne per l’economia russa sono ancora sfidanti, limitando in modo considerevole l’attività economica” mentre “i rischi di stabilità finanziaria sono in qualche modo scesi, consentendo un allentamento delle misure di controllo dei capitali”.
   

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