La Cina dimezza le tasse sulle transazioni di titoli in Borsa

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La Cina ha deciso di dimezzare la tassa sulle transazioni di titoli nel tentativo di ripristinare la fiducia sui mercati azionari, nel mezzo delle turbolenze finanziarie e immobliari e dei timori sulla tenuta dell’economia. L’intervento, operativo da oggi, è il primo del suo genere dal 2008 e, secondo una nota congiunta del ministero delle Finanze e dell’Amministrazione fiscale, punta “a rinvigorire il mercato dei capitali e ad aumentare la fiducia degli investitori”. Finora l’imposta era pari allo 0,1%.
    L’attivismo delle autorità cinesi contro la sfiducia ha visto diversi interventi negli ultimi giorni, tra cui quello su grandi fondi, banche e assicurazioni locali per non far mancare il loro supporto all’economia reale. La China Securities Regulatory Commission, facendo leva sulle “recenti condizioni di mercato”, ha deciso rallentare il ritmo delle Ipo e ha annunciato che saranno imposte restrizioni alla frequenza e all’entità dei rifinanziamenti per le società che registrano perdite finanziarie ripetute e i cui prezzi delle azioni sono scesi al di sotto dei livelli d’esordio in Borsa o del patrimonio netto.
   
   

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