Lagarde: i tassi saliranno ancora Visco: Italia saprà gestirli

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La Bce aumenterà ancora i tassi di interesse con il fine di tenere sotto controllo l’inflazione. Lo ha ribadito ancora una volta la presidente della Bce, Christine Lagarde, chiarendo di fatto che Francoforte prosegue decisa lungo la strada che ha da tempo tracciato. A commento della politica della Banca Centrale Europea si registrano le parole del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che manda un messaggio di fiducia al sistema finanziario e aziendale del paese: “L’Italia – dice – saprà gestire” i rialzi

Lagarde:La Bce proseguirà con l’aumento dei tassi
La Bce ha “chiarito che i tassi d’interesse devono ancora salire significativamente a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi, e restarci per tutto il tempo necessario“. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo a un evento della Deutsche Borse a Eschborn, in Germania. “In altre parole, manterremo la rotta per assicurare un veloce ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo”. 

Visco: l’Italia è in grado di gestire il rialzo dei tassi
“Il nostro Paese è in grado, proseguendo sulla strada già intrapresa delle politiche prudenti e delle riforme, di gestire le conseguenze di una graduale ma necessaria restrizione monetaria”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Viscvo parlando all’Ambrosetti Clib. Secondo Visco “gli allarmi che a volte vengono sollevati sugli effetti che ulteriori aumenti dei tassi ufficiali potrebbero avere sulla nostra economia non sono condivisibili”.Visco ha ricordato poi come “il sistema produttivo italiano ha affrontato la crisi economica provocata dalla pandemia meglio di quanto non fosse accaduto durante la crisi finanziaria globale e la crisi dei debiti sovrani“. Inoltre “i livelli di indebitamento delle nostre imprese sono bassi nel confronto internazionale. Il loro debito finanziario si situa intorno al 70 per cento del Pil, di oltre 10 punti inferiore rispetto a dieci anni fa. In un confronto internazionale esso si colloca molto in basso tra le economie avanzate, in linea con il livello tedesco e notevolmente alla media dell’area euro (rispettivamente pari al 165 e al 110 per cento del Pil)”. La solidità finanziaria delle imprese si accompagna a quella delle famiglie il cui indebitamento finanziario è di poco superiore al 60 per cento del loro reddito disponibile e al 40 per cento del Pil, contro quasi il 100 e il 60 per cento nella media dell’area dell’euro”.
Il gvernatore della Banca d’Italia torna a chiedere però un “approccio prudente” nella normalizzazione della politica monetaria della Bce. Visco ritiene che “la direzione di marcia non può che essere quindi quella intrapresa” da Francoforte nei mesi scorsi di rialzi ma invita a bilanciare i rischi di una inflazione che si radica nelle aspettative e nei salari e quelli di condizioni finanziarie troppo aspre per famiglie e imprese. “In altre parole, non sono convinto che sia oggi meglio rischiare di restringere troppo anziché troppo poco“, sottolinea il governatore. Visco sottolinea infine i “rischi significativi” che derivano dall’inflazione per famiglie, imprese e per il risparmio. Visco sottolinea anche che “l’economia globale vive un momento complicato” viste “le ripercussioni dell’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia che continuano a gravare” sul prodotto il quale da alcune settimane sta risentendo anche delle conseguenze del nuovo peggioramento della crisi sanitaria in Cina”. Il governatore Visco ha ricordato come “la normalizzazione della politica monetaria nell’area dell’euro ha già compiuto passi notevoli”. “Superati i rischi di deflazione che avevano prima richiesto uno straordinario allentamento delle condizioni monetarie con la progressiva riduzione dei tassi ufficiali (fino a portarli in territorio negativo) e poi l’eccezionale incremento del bilancio consolidato dell’Eurosistema (fino a quasi 9.000 miliardi, da circa 2.000 nel 2014) il ritorno a una situazione più equilibrata di tassi e liquidità complessiva era scontato”. Per Visco infatti “la politica monetaria non poteva più essere, in effetti, “the only game in town”.

isco, prudenza governo su debito ha contenuto lo spread ++ 
Governatore, cruciale conti in ordine per evitare tensioni 
ROMA 
(ANSA) – ROMA, 23 GEN – “Le recenti misure del governo” su debito e conti pubblici “improntate alla prudenza, hanno contribuito al contenimento del differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato decennali della Germania che oggi si situa attorno ai 180 punti base”: Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco secondo cui “mantenere conti pubblici in ordine e, quindi, disavanzi ridotti e decrescenti nel tempo è cruciale per evitare tensioni finanziarie”: Per il governatore i rialzi dei tassi per le finanze pubbliche sono “gestibili grazie all’elevata vita media del debito pubblico e alla crescita del Pil.

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