Musica: Afi, un settore che vale 2 miliardi di euro l’anno

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Un giro d’affari che vale circa 2 miliardi l’anno, nonostante la crisi dell’intero comparto economico causato dall’emergenza pandemica degli ultimi due anni. Questi i numeri della musica in Italia che vale circa 250 milioni come discografia, mentre i concerti dal vivo valgono circa 500 milioni l’anno, il diritto d’autore vale 200 milioni, mentre la musica tra discoteca/ballo vale circa 1 miliardo l’anno.
    Al Senato è stato presentato il rapporto “La musica che conta. Studio sul valore e lo stato economico dell’industria musicale italiana”, condotto da AFI Associazione Fonografici Italiani in collaborazione con Deloitte e GFK. Con il Covid c’è stato un calo dei ricavi del -48,4%, mentre le nuove pubblicazioni sono cresciute del 15,3%, nonostante un calo dei ricavi fisici del -23,7%. L’incidenza dei ricavi per eventi dal vivo e tour sul totale è stato del -9,6%, con un calo del -2% sui dipendenti nel comparto.
    Secondo la ricerca l’88% degli italiani ascolta musica, con il 38% degli italiani l’ascolta spesso. Guardando ai mezzi utilizzati, il 56% ascolta la radio, il 34% lo streaming, con un 30% che utilizza lo streaming gratuito e un 9% di italiani quello a pagamento. Il 22% vede canali televisivi musicali, mentre cd e vinili valgono il 15% dell’ascolto degli italiani.
    Guardando, nello specifico, alla musica indipendente è stato sottolineato come questa sia diffusa su tutto il territorio nazionale, a differenza della majors più concentrate a Milano. Questo significa un valore economico diffuso anche in zone più depresse economicamente, con le etichette indipendenti che valgono 104 milioni di valore aggiunto rispetto al Pil italiano. “Dobbiamo fare informazione, dobbiamo ricordare il valore della musica che da quarant’anni non è stato considerato dalle istituzioni. Oggi fare buona politica significa fare buona economia e questo studio sarà uno strumento di lavoro in cui daremo i numeri da cui la politica dovrà partire” ha dichiarato Sergio Cerruti, presidente Afi. 
   

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