Natale: Confcooperative, cenone più caro ma aumentano ospiti

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(ANSA) – ROMA, 21 DIC – Con più ospiti a tavola e un conto più salato della spesa, per il cenone di questo Natale gli italiani spenderanno 2,5 miliardi: 300 milioni in più dello scorso anno, ma 200 milioni meno del Natale pre Covid, secondo un’indagine del Centro studi Confcooperative. “L’impennata nella spesa, rispetto allo scorso anno, è determinata non dai maggiori consumi, ma dagli aumenti generalizzati dei prezzi”, si legge in una nota.
    Le tredicesime sono aumentate del 4% fino a 45,7 miliardi, grazie al miglior andamento dell’occupazione e al minor impatto della cassa integrazione, ma questo non basta a far fronte all’inflazione e al caro-bollette.
    Continua ad allargarsi intanto la forbice tra chi può spendere e risparmiare e chi scivola sempre più in povertà: l’esercito tra poveri assoluti e relativi conta circa 10 milioni di persone. E il Paese descritto dallo studio è “segnato da egoismo, difficoltà economiche e polarizzazione delle diseguaglianze”.
    In un forte clima di incertezza per i morsi dell’inflazione, che erode la capacità di acquisto di tre persone su quattro, l’Italia si aggrappa alla tradizione nella tavola delle feste.
    In media si passerà dai sei agli otto componenti che, nella maggior parte dei casi, gusteranno eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy.
    Le bollicine italiane batteranno quelle d’oltralpe con quasi 60 milioni di tappi pronti a saltare. Nel menù di Natale, si vedranno poi: primi piatti con vongole e frutti di mare, pesce per i secondi piatti ma anche carne, salumi, uova e formaggi.
    Chiuderà un ricco carrello dei dolci con panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità regionali.
    Passerà qualche giorno in viaggio per Natale più di un italiano su 4 (17 milioni di persone), dopo la serrata dello scorso anno. Tra le destinazioni vincono montagna e agriturismo, seguono le città d’arte e le destinazioni termali. E in tanti partiranno per raggiungere dei parenti. (ANSA).
   

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