Nespresso diventa B Corp e in Italia è Società Benefit

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(ANSA) – MILANO, 12 MAG – Nespresso diventa B Corp e si unisce alle 4.500 imprese nel mondo che stanno ripensando il modo di fare business e che si impegnano a rispettare elevati standard di responsabilità sociale, ambientale e di trasparenza.
    L’azienda ha ricevuto la certificazione B Corp: su 150.000 aziende nel mondo che si sono sottoposte al B Impact Assessment – il processo di valutazione -, solo il 3% ha ottenuto la certificazione.
    Nespresso in Italia rafforza il proprio impegno per un modello di business sostenibile adottando fin da subito anche lo status di Società Benefit, integrando nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Tra gli elementi chiave che hanno contribuito alla certificazione B Corp ci sono l’approccio unico all’approvvigionamento del caffè adottato da Nespresso – attraverso il Programma AAA Sustainable Quality™, in collaborazione con Rainforest Alliance – la sua alleanza con Fairtrade e il programma globale di riciclo delle capsule esauste in alluminio. “La certificazione B Corp riflette l’impegno trentennale di Nespresso per la sostenibilità, la trasparenza e il business responsabile”, ha commentato Guillaume Le Cunff, CEO di Nespresso.
    In Italia Nespresso ha modificato lo statuto societario per acquisire la forma giuridica di Società Benefit, confermando l’obiettivo di un business sostenibile e affiancando alla finalità di profitto quelle di beneficio comune. “Dal 2011 abbiamo investito in Italia in progetti dedicati ai temi dell’economia circolare e della sostenibilità. Quest’anno con l’ottenimento della certificazione B Corp a livello globale e l’adozione dello status di Società Benefit confermiamo in modo ulteriormente concreto il nostro impegno”, ha spiegato Thomas Reuter, Direttore Generale di Nespresso Italiana. In Italia punto cardine del programma ‘Nespresso per l’Italia’ è il progetto di economica circolare ‘Da Chicco a Chicco’ che consente di riciclare le capsule di caffè: dall’alluminio fuso nascono nuovi oggetti, mentre il caffè diventa compost per una risaia in Italia da cui Nespresso ricava il proprio riso, che dona a Banco Alimentare di Lombardia e Lazio. (ANSA).
   

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