Pil: Ey stima +0,6% nel 2023 ma il Pnrr è variabile cruciale

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(ANSA) – MILANO, 19 DIC – Una crescita del Pil reale del 3,8% nel 2022 e dello 0,6% nel 2023, accanto a un’inflazione che passerà dall’8,2% al 7,1% e a una leggera espansione del mercato del lavoro, con una riduzione del tasso di disoccupazione nel prossimo anno appena sotto la soglia dell’8%. Sono le stime per l’Italia elaborate da Ey attraverso una nuovo modello macroeconometrico proprietario, denominato ‘Hey Mom’ (Hybrid EY MOdel for the Macroeconomy) costruito in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna.
    “Una buona parte della crescita è sostenuta dagli investimenti del Pnrr”, per cui, la messa a terra del piano “rappresenta una variabile cruciale affinché il Pil si mantenga su un sentiero di crescita”, afferma Mario Rocco, Partner Ey, Valuation, Modelling and Economics Leader, aggiungendo che “l’economia italiana ha mostrato una forte dinamicità nei primi tre trimestri del 2022, ma gli indicatori delineano una prospettiva incerta per il trimestre in corso e per quelli successivi”, aggiunge Rocco. Il modello econometrico di EY stima che il rallentamento della crescita sperimentato nel terzo trimestre 2022 sarà seguito da una leggera contrazione nel quarto trimestre, principalmente a causa della significativa riduzione dei consumi delle famiglie.
    Consumi attesi “stabili” il prossimo anno, mentre, il deficit calerà dal 5% nel 2022 al 4,1% nel 2023. Il debito pubblico del Paese proseguirà la sua discesa dai picchi della crisi legata alla pandemia, verso il 145% del Pil, valori comunque ancora molto alti. (ANSA).
   

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