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Prezzi, Istat: ‘A gennaio +07% mese, +0,4% anno’

A gennaio si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,7% su base mensile e dello 0,4% su base annua (da -0,2% di dicembre). Lo rileva l’Istat sulla base dei dati definitivi precisando che la stima preliminare era +0,2%. L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici. L’inflazione acquisita per il 2021 è +0,6% per l’indice generale e a+0,3% per la componente di fondo. “Dopo 8 mesi di variazioni negative dei prezzi al consumo su base annua l’inflazione torna positiva”.

A gennaio i prezzi del carrello della spesa (Beni alimentari, per la cura della casa e della persona) decelerano su base tendenziale da +0,6% a +0,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto attenuano la loro flessione da -0,3% a -0,1%.

A fronte di un aumento tendenziale dei prezzi complessivo a gennaio dello 0,4% ci sono città nelle quali l’inflazione è stata molto più alta della media come Bolzano e Perugia (1%) ed altre nelle quali i prezzi sono calati (Aosta, -0,3%). Lo rileva l’Istat sulla base dei dati definitivi. A Roma i prezzi in media sono rimasti invariati mentre a Milano sono cresciuti dello 0,1%, A Napoli prezzi a gennaio sono cresciuti dello 0,8% rispetto a un anno prima, poco meno di Modena e Trento (+0,9%). Tra le Regioni spiccano per aumento dei prezzi il Trentino Alto Adige (+0,9%), la Calabria, l’Umbria (+0,8% entrambe) e la Campania (+0,6%) mentre la Lombardia segna un aumento dello 0,2% e il Lazio prezzi invariati.
   



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