Riconversione Tirreno Power a Vado Ligure vale fino 4,4 mld

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(ANSA) – GENOVA, 21 LUG – Nell’arco di 20 anni dalle iniziative messe in campo dalla reindustrializzazione del sito Tirreno Power di Vado Ligure (Savona) è atteso un impatto tra gli 1,9 di uno scenario più conservativo e fino a 4,4 miliardi di euro in uno scenario più aggressivo. L’impatto sociale è valutato tra i 200 e 400 milioni, in termini di capitale umano, nuove imprese (tra 16 e le 30), maggiore attrattività dell’area e incremento degli investimenti diretti esteri. La nuova occupazione attesa a regime tra posti diretti e indotti è tra 600 e 1.100 unità. E’ quanto emerge da uno studio di Ref-e presentato da Paolo Garbellini (senior advisor) in un digital talk online di Tirreno Power al quale è intervenuto anche il ministro per la Transizione Roberto Cingolani. Dopo la chiusura dei gruppi a carbone Tirreno Power ha realizzato un rilancio dell’area di Vado, divenuta polo tecnologico industriale in cui convivono produzione di energia, attività produttive di diversi settori e aree destinate ad aule e laboratori di ricerca dell’Università di Genova.
    “Da emittente come Mediocredito centrale di un social bond, quindi di un sustenibility bond, ho trovato questa esperienza della reindustrializzazione dell’area di Vado Ligure un paradigma per la finanza sostenibile”, ha commentato Bernardo Mattarella, amministratore delegato del Mediocredito centrale nel corso della tavola rotonda ospitata nel ‘digital talk’. “C’è tutto: l’approccio green e l’approccio social, un approccio che contempla sia l’impresa che la persona al suo interno” e può “aiutare le banche a sollecitare alle imprese investimenti con contenuti sostenibili e portare anche a una accelerazione della transizione”.
    “Lo sviluppo di Vado Ligure e del comprensorio ad ovest di Savona è un esempio”, ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti. “Credo che il recupero di quell’area possa diventare un modello del rapporto tra pubbliche amministrazioni e imprese private che sanno riconvertirsi, e in termini di sviluppo e di logistica sta avendo un ritorno molto importante”.
    (ANSA).
   

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