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Vestager: ridurreremo la potenza delle big tech in Europa

Con i due nuovi regolamenti comunitari ridurremo la potenza delle Big Tech in Europa e la diffusione delle fake news. E’ quanto afferma in un’intervista a Milano Finanza, la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, secondo cui “vogliamo un mercato unico, coeso, aperto e contendibile”.
    Come si legge nell’intervista, la sua delega a realizzare “Un’Europa pronta per l’era digitale” ha prodotto due regolamenti, il Digital Markets Act e il Digital Services Act, destinati a cambiare le prassi delle big tech in Europa. “Non vogliamo che i gatekeeper decidano chi possa partecipare al mercato, che possano autopromuoversi o che utilizzino i dati propri e altrui soltanto a proprio vantaggio”, spiega, citando a esempio il recente accordo raggiunto dalla Commissione con Amazon.
    La prosperità tecnologica non dipenderà però soltanto dalla tutela della concorrenza, ma anche dagli investimenti nelle infrastrutture e dal dinamismo del mercato dei capitali.
    Sotto il primo profilo, Vestager assicura che “seguirà con mentalità aperta” la consultazione pubblica riguardo alla possibilità di imporre ai colossi digitali di contribuire agli investimenti sulle reti. “Non credo che la discussione debba vertere sulla profittabilità delle compagnie di telecomunicazione”, avverte. Piuttosto, auspica “la creazione di un mercato unico europeo delle telco”.
    Quanto al secondo punto, la vicepresidente della Commissione Ue definisce “tossico” l’Inflation Reduction Act approvato dall’amministrazione Biden, e suggerisce una reazione europea su più fronti. “Occorre considerare alcuni cambiamenti mirati e provvisori nella disciplina degli aiuti di Stato”, sottolinea, in modo da consentire incentivi a produzioni strategiche per la transizione verde.
    L’allargamento delle maglie degli aiuti di Stato non deve però causare una frammentazione del mercato unico. “Bisogna evitare che gli aiuti di Stato portino a una rilocalizzazione interna all’Unione, magari verso aree dove i sussidi sono più generosi”, puntualizza. Perciò, “stiamo lavorando alla costituzione di un fondo sovrano europeo per controbilanciare gli effetti degli aiuti di Stato”.
    Nel 2023, conclude Vestager, “festeggiamo i 30 anni del mercato unico. Dobbiamo celebrare i grandi risultati ottenuti, ma anche esaminarne le carenze: il mercato unico ha bisogno di una manutenzione quotidiana, altrimenti le barriere interne e protezionistiche finiscono per innalzarsi qua e là”. 
   



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