Più forte l’Inter o la Juve? E tra Inzaghi e Allegri chi sta lavorando meglio? Il big match tra nerazzurri e bianconeri, finito con il successo di misura dei primi (decisivo un autogol di Gatti, Inter a +4 con una gara in meno), è stato al centro del dibattito della Domenica Sportiva su Rai 2.
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Adani e il gioco della Juve
Per Eraldo Pecci l’Inter di questa stagione “è nettamente più forte della Juve”, per Fulvio Collovati “non c’è equilibrio tra le due rose”. Un pensiero che non trova d’accordo Lele Adani secondo cui dalla Juve “è lecito aspettarsi di più sul piano del gioco”. Per l’ex difensore di Brescia e Inter “pur giocando entrambe con il 3-5-2 è evidente la differenza di interpretazione dei due sistemi”.
Il confronto delle rose
Adani passa poi al confronto delle due rose. Partendo dalla difesa: “L’Inter due anni fa prende a zero Darmian e Acerbi, due che non possono essere paragonati a Bremer e Danilo”. Il centrocampo: “L’Inter prende a parametro zero Mikhitaryan e Calhanoglu, due giocatori che non voleva nessuno, se non l’Inter. Non è la stessa cosa di prendere Locatelli a 40 milioni o Rabiot che è il centrocampista che la finale mondiale con la Francia”. Infine l’attacco: “L’Inter perde Lukaku e Dzeko e mette uno, Thuram, che nessuno considerava di quel livello. Alla Juventus, un anno e mezzo fa, prendono Vlahovic per 90 milioni. Come potete dire che l’Inter è così nettamente superiore? Lo ha dimostrato sul campo col valore del lavoro”.
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Il valore del lavoro
Chiusura dell’Adani pensiero: “Alla Juve non vanno bene Di Maria, Kulusvevski, Morata, de Ligt.., loro non vanno bene. L’Inter prende i parametri zero, che non vuole nessuno, li prende gratis e diventano importantissimi. Calhanoglu sta all’Inter come Rodri sta al City. Voi non date valore al lavoro”.
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