Terrorismo: al via i controlli al confine con Slovenia

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Sono partiti i controlli al confine con la Slovenia dopo la decisione del Governo di sospendere temporaneamente il Trattato di Schengen sulla libera circolazione per ragioni di sicurezza legate a possibili infiltrazioni terroristiche attraverso i Balcani. A partire dalle ore 14 a chi attraversa il confine nei due sensi potranno essere chiesti i documenti da parte della Polizia di Frontiera e dalle altre forze dell’ordine preposte. Il confine tra Italia e Slovenia si snoda complessivamente per 232 chilometri con 22 valichi principali. Inizialmente il provvedimento durerà dieci giorni prorogabili: per ora dunque avrà effetto fino alle 14 di martedì 31 ottobre.

Il ripristino dei controlli è stato chiesto facendo ricorso alla procedura d’urgenza disciplinata dall’art. 28 del Codice Schengen. Ciò non toglie che possano essere messe in atto eventuali proroghe.

A sua volta la Slovenia ha deciso di introdurre, sempre a partire da oggi, analoghi controlli temporanei ai confini con Croazia e Ungheria. Per questa operazione in Friuli Venezia Giulia è previsto l’arrivo di circa 350 tra agenti e militari.

Al vaglio anche l’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto, come telecamere e droni. Sulla situazione ai confini del Friuli Venezia Giulia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato un vertice e Trieste con Lubiana e Zagabria per il 2 novembre al fine di “concordare assieme delle modalità di attuazione che possano rendere ponderata la misura”.

Poco dopo le 12, da parte del personale dell’Anas, sono iniziate le operazioni di allestimento delle postazioni dove adesso sono effettuati i controlli, con tutta l’organizzazione logistica relativa. A Fernetti, il valico più importante tra Slovenia e Italia, sono tornati anche i mezzi delle forze dell’ordine.

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