8 marzo, scorte, investigazioni, rischio: la scalata delle donne in polizia

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Roma. La prima volta che…una donna ha diretto un servizio scorta in Italia era il 1998. Era Barbara Barra. E Pantani vinse il Giro d’Italia. “dAvevo trent’anni ed ero Dirigente della Sezione di Lecco.  Tutto il mondo che mi orbitava intorno era squisitamente maschile, a partire dagli atleti i componenti delle squadre, l’organizzazione, ed i mass media al seguito. Una carovana di oltre 1500 persone quasi esclusivamente uomini  compresa ovviamente la mia squadra di scorta. Tanta curiosità, tante aspettative, qualche pregiudizio…eppure era un mondo nel quale mi trovavo perfettamente a mio agio sin da quando, nel 1991 venni assegnata alla Polizia Stradale di Milano”.

Oggi Barbara Barra è la dirigente della Stradale di Roma ed è una delle oltre 16.000 donne della Polizia di Stato, il 17 % del totale, il corpo tra le forze d’ordine che piu si è aperto alle donne anche aòl suo vertice con la nomina di Luisa Pellizzari a vicecapo della Polizia. Anche se le presenze femminili in ruoli apicali sono ancora poche: su 42 dirigenti generali sono 4 le donne, appena il 10 per centi. Ma nelle qualifiche immediatamente inferiori la percentuale triplica: il 24 per cento tra i dirigenti superiori e il 35 tra i primi dirigenti.

Donne che si sono fatte avanti anche in ruoli rischiosi tradizionalmente riservati agli uomini.

La prima volta che una donna ha indossato la “divisa” di sommozzatore della polizia è stato nel 2006. Luisa Cavallo si racconta così: “Un’esperienza straordinaria, da un lato perché è stata per me la trasformazione di una passione antica e preesistente alla mia storia in Polizia in attività di servizio. Poi perché ho avuto la possibilità di sfidarmi e confrontarmi su un terreno professionale totalmente inedito per me e che vedeva per la prima volta il loro Capo indossare un costume a due pezzi! Grazie a questa straordinaria esperienza ad oggi ho potuto approfondire le mie conoscenze giuridiche nello specifico settore tanto da essere (immeritatamente) considerata la massima esperta di diritto della subacquea a livello internazionale”. Oggi Luisa Cavallo è a Messina e dirige la sezione anticrimine.

Ma forse la sfida più ardua la affrontò ormai 35 anni fa Salvina Biscossi, oggi andata in pensione. Era il 1986, la Polizia di Stato si era aperta alle donne solo da sei anni e lei fu la prima donna ad essere entrata al reparto a cavallo della questura di Roma. “L’ambiente di lavoro in quegli anni era molto maschilista, sono stata spesso messa alla prova, ma sono entrata in punta di piedi e con molta discrezione sono riuscita ad affermare le mie qualità professionali”.

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