A Brandizzo “gravi violazioni sulla sicurezza” per la morte dei cinque operai. Ipotesi del “dolo eventuale”

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Si aggrava il quadro giudiziario sulla strage di Brandizzo, dove cinque operai sono morti travolti da un treno. La procura ipotizza infatti di contestare il reato di omicidio e disastro “con dolo eventuale”, dunque doloso, volontario, ben più grave dei reati colposi per cui nelle prime ore è stato aperto il fascicolo dalle pm Giulia Nicodemo e Valentina Bossi.

L’ipotesi avanzata dalla procura di Ivrea, guidata dalla procuratrice capo Gabriella Viglione, arriverebbe in seguito al riscontro di “gravi violazioni delle procedure di sicurezza” nella prima analisi del materiale sequestrato. Si tratterebbe in particolare delle procedure relative alle comunicazioni (o mancate comunicazioni) che hanno portato la squadra di operai a lavorare sui binari nonostante non fosse arrivato il nulla osta all’avvio del cantiere e ci fosse ancora il semaforo verde per i treni in transito, visto che la circolazione non era stata bloccata.

Al momento il fascicolo è ancora contro ignoti, ma ci si aspetta che a breve ci siano le prime iscrizioni nel registro degli indagati.

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