A Milano l’evento di Repubblica “Per l’Ucraina per l’Europa”

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MILANO – Poesia, musica e arte insieme alle riflessioni di giornalisti e scrittori. È il programma di “Per l’Ucraina per l’Europa”, la serata che il Teatro Franco Parenti di Milano e la sua direttrice Andrée Ruth Shammah, Repubblica e Linkiesta, hanno organizzato domenica per approfondire le comuni radici europee dell’Ucraina di fronte all’aggressione di Putin.

All’ingresso del teatro, dalle 18, una ballerina accompagnerà gli spettatori all’interno di un cerchio di terra: è l’installazione che l’artista Yuval Avital, israeliano ma ormai milanese d’adozione, ha pensato facendo risuonare all’interno del cerchio le ninne nanne delle madri ucraine. Seguiranno gli interventi delle firme di Repubblica e Linkiesta e di ospiti d’eccellenza. Tra i nomi del nostro quotidiano, oltre al direttore Maurizio Molinari e al vicedirettore Gianluca Di Feo ci saranno alcuni dei principali collaboratori, da Natalia Aspesi a Corrado Augias a Gianni Riotta (in collegamento video). Presenti anche il direttore de Linkiesta Christian Rocca e quello dell’Espresso Lirio Abbate. Tra gli altri interventi, quelli di Stefania Auci, Stefano Boeri, Francesco Cataluccio, Linda Laura Sabbadini e Chiara Valerio. Confermati i contributi video di Bernard-Henri Lévy e della scrittrice ungherese testimone della Shoah Edith Bruck.

L’attrice ucraina Lidiya Liberman leggerà delle poesie della tradizione del suo Paese, dal Testamento di Taras Shevchenko, poeta e patriota di metà ‘800, a versi sulla libertà di Lina Kostenko, tra le voci più rilevanti della seconda metà del ‘900 a cui fu impedito di pubblicare per vent’anni dal regime sovietico. Interverrà anche il violinista Pavel Vernikov che arriverà dalla Svizzera. Nato a Odessa, Vernikov renderà omaggio alla sua città e suonerà con un’allieva violoncellista di diciassette anni appena fuggita dall’Ucraina, a cui ha dato ospitalità. La serata contribuirà alla raccolta fondi dell’associazione Refugees Welcome Italia per aiutare i profughi in fuga dalla guerra.

La carovana umanitaria porta i profughi dell’Ucraina a Milano con il primo bus di Refugees Welcome

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