A Parma la vittoria del campo largo del centrosinistra. Il neo sindaco Guerra: “Può essere un modello nazionale”

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 “Un risultato storico per Parma: dopo 24 anni il centrosinistra torna a governare la città e lo fa con un progetto politico completamente nuovo che ha funzionato al primo turno e al secondo. Ora si tratta di partire sulla base di un consenso che non era scontato. L’auspicio è che Parma possa essere un modello come è stato tante volte, un laboratorio politico”.

Michele Guerra, 40 anni, neo sindaco di Parma, festeggia a capo di una coalizione nata sull’asse costituito dal Pd e dal movimento civico Effetto Parma di Federico Pizzarotti, primo cittadino uscente.

I due schieramenti, dopo dieci anni su fronti contrapposti in Consiglio comunale, hanno stretto un patto elettorale che domenica sera ha portato alla schiacciante vittoria di Guerra con il 66% dei voti.

Il Pd porta così in Consiglio comunale dodici consiglieri eletti sui 20 della coalizione vincitrice, sarà la forza più rappresentata e, con ogni probabilità, esprimerà il vicesindaco.

Di “risultato straordinario” parla il presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Avevamo ragione a insistere su un centrosinistro nuovo, civico, in cui il Pd facesse da perno ma aprisse davvero ad altre forze”.

Michele Guerra sindaco di Parma: la festa, il saluto con Vignali e i commenti

La coalizione Uniti Vince Parma ha visto dalla parte dell’assessore uscente anche La Sinistra Coraggiosa, Italia Viva, Radicali e Socialisti, a cui si è unito l’appoggio dei Verdi al ballottaggio. Fuori dai giochi il M5s che a Parma non si è presentato alle elezioni, dopo che dieci anni fa ne aveva fatto la città apripista della propria ascesa.

Il centrosinistra e in particolare i dem si sono presentati uniti dopo anni di litigi e fronde interne e hanno così staccato nettamente Pietro Vignali (33%), che al contrario ha pagato le divisioni nel centrodestra.

Praticamente nullo il contributo di Lega e Forza Italia al primo turno e di Fratelli d’Italia al ballottaggio.

Molto bassa, anche a Parma, l’affluenza alle urne: al ballottaggio, infatti, ha votato appena il 39,2%, oltre 12 punti percentuali in meno rispetto al primo turno di due settimane fa.

“Purtroppo anche a Parma e a Piacenza qualcuno ha preferito giocare solo per sé. Con un candidato di disturbo al primo turno da una parte, rifiutando di stringere accordi con altre forze, come chiedeva la Lega, dall’altra. Il risultato? Molti dei nostri elettori non sono andati a votare, come dimostrano i dati sull’astensionismo”, ha commentato il senatore leghista, Andrea Ostellari, commissario Lega Emilia.

Michele Guerra è il nuovo sindaco di Parma: notte di festa – foto

Notte di festa per il nuovo sindaco di Parma: Michele Guerra vince le elezioni con il 66,2 % dei voti superando al ballottaggio il rivale Pietro Vignali. Prima l’abbraccio a moglie, figli e genitori, la festa in via Cavour davanti alla sede elettorale, poi un brindisi sotto i portici del Grano e in piazza Garibaldi. A complimentarsi con Guerra in centro città anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna. Dopo la mezzanotte la prima visita in municipio da primo cittadino, accolto dalla responsabile del cerimoniale Irene Barraco e dal sindaco uscente Federico Pizzarotti.

Foto Marco Vasini

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“Pensavo che i partiti di centrodestra potessero ottenere più voti”, ammette Vignali che tuttavia si prende la rivincita personale grazie alla sua lista civica, la più votata al primo turno dopo il Pd.

Vignali al primo turno era sostenuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d’Italia, che ha preso il 7,5% con un candidato autonomo. Salvini e Meloni hanno polemizzato, in campagna elettorale, su questa scelta: al ballottaggio FdI ha dato indicazioni di voto per Vignali, pur senza formalizzare un apparentamento.

Il primo atto ufficiale di Guerra sarà questa mattina la visita in una scuola pubblica, poi l’omaggio al monumento al Partigiano in piazza della Pace.

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