Accordo AstraZeneca-Ue sui vaccini, svelati alcuni omissis oscurati: 870 milioni per la prima fornitura

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LONDRA –  Un altro colpo di scena nella battaglia tra Ue e AstraZeneca sul vaccino anti Covid di Oxford innescata dall’intervista a Repubblica del Ceo dell’azienda Pascal Soriot e dai ritardi della consegna delle dosi. Nel primo file pdf del contratto di fornitura caricato stamattina sul sito della Commissione Europea, e successivamente sostituito a pasticcio compiuto, si vedono parzialmente le parti più sensibili oscurate. E ci sono particolari molto interessanti. Uno su tutti: l’Ue e i singoli stati membri si sono impegnati complessivamente per 870 milioni di euro con Astrazeneca per la prima fornitura di 300 milioni di dosi e altre 100 milioni opzionabili. Una cifra che sinora non era stata rivelata.

L’errore di chi ha caricato il file sul sito sta nel fatto che le righe iniziali di ogni capoverso sono visibili se si clicca sulla funzione “segnalibri” del lettore di Pdf “Acrobat Reader” se si legge il testo nella piccola finestra che si apre a sinistra. Il primo ad accorgersene è stato il giornalista Markus Becker del settimanale tedesco Spiegel.

Nelle parti oscurate ma leggibili nella sezione segnalibri si legge per esempio il valore dell’accordo tra Unione Europea e la multinazionale britannico-svedese: 870 milioni di euro che includono tutti i costi diretti e indiretti per AstraZeneca per la produzione del vaccino anti Coronavirus di Oxford, tra cui spese della manodopera, materiali, stabilimenti, costi amministrativi per lo stoccaggio e la distribuzione dei vaccini. L’accordo tra le parti è che, se da un lato il suo impegno è “no profit”, Astrazeneca non deve perderci nulla e quindi deve tenere informata la Commissione sulle spese supplementari. In caso queste sforino il 20% del totale, devono essere giustificate e provate dalla multinazionale. 

Sempre mediante la funzione “segnalibri” di Acrobat reader, si legge che l’Ue, come istituzione, si è impegnata per 336 milioni di euro: due terzi di questi li avrebbe già pagati a inizio settembre, cinque giorni dopo l’entrata in vigore del contratto firmato il 27 agosto scorso. Il resto del denaro dovrebbe arrivare da Bruxelles ad AstraZeneca entro 20 giorni dalla prima consegna di vaccino, dunque si presume a fine febbraio.

Il resto delle spese della casa farmaceutica, ossia poco più di 500 milioni, dovrebbe essere pagato dai 27 stati membri, ma non è chiaro come e quando dal file, in quanto quelle parti permangono illeggibili anche nella sezione segnalibri. Negli omissis ci sono anche dettagli sulla fornitura opzionale di 100 milioni di dosi del vaccino di Oxford, supplementari alle 300 iniziali: se l’Ue deciderà di utilizzarle, AstraZeneca nel contratto si impegna a renderle disponibili entro il 1 luglio 2021.

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