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Accordo in Cts: dopo contatto con positivo, niente quarantena per chi è vaccinato con booster o con due dosi da meno di 4 mesi

Per evitare che Omicron fermi l’Italia, i vaccinati con tre dosi che vengono a contatto con un positivo saranno esonerati dalla quarantena ma dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2 per una settimana. Stessa regola per chi ha fatto solo le due dosi da meno di quattro mesi mentre chi è nell’intervallo di “rischio” tra seconda e terza dose dovrà comunque fermarsi per 5 giorni e poi avere un tampone negativo.Sempre che, naturalmente, il periodo di osservanza passi senza sintomi. In presenza di sintomi incece tutto rimarrebbe come prima. Nessuno sconto invece sulla quarantena dei non vaccinati a contatto con un positivo: 10 giorni più tampone negativo o 14 giorni senza bisogno di tampone . Sarebbe questa la decisione condivisa che il Cts ha consegnato alla cabina di regia convocata dal premier Draghi per le 16.30 per adottare una decisione sull’opportunità di ridurre la quarantena per i vaccinati. Un compromesso tra posizioni non proprio convergenti cheinteresserebbe tutti gli italiani coperti dal booster, al momento circa 17 milioni. Per uscire dall’isolamento ai positivi asintomatici dovrebbero bastare sette giorni seguiti da un test che potrà essere anche rapido e non più solo molecolare come adesso.

Le nuove regole sulla quarantena, ed è l’unica certezza, arriveranno già oggi. Ma le Regioni, riunitesi questa mattina, più tardi chiederanno al governo l’estensione dell’obbligo del Super Green Pass per tutti i lavoratori. Il premier Draghi sta presiedendo la cabina di regia per la sintesi politica sulla scorta delle decisioni prese dal Comitato tecnico scientifico durante una lunghissima riunione, durata più di quattro ore, e dove si sono confrontate posizioni diverse. A seguire la riunione del consiglio dei ministri sul cui tavolo il ministro della pubblica istruzione Brunetta insiste nel portare l’obbligo di green pass rafforzato almeno per tutti i lavoratori della pubblica amministrazione.

La quarantena ridotta

E’ la giornata della decisione, sollecitata dalla Conferenza delle Regioni ma condivisa da quasi tutti gli esperti e dal ministro della Salute Roberto Speranza che, in caso di unanimità, potrebbe farla diventare operativa subito con una semplice ordinanza senza bisogno che il governo adotti un decreto. Ecco come sarà: per le persone vaccinate con tre dosi che entrano in contatto diretto con un positivo, quarantena azzerata, così come per chi ha fatto le due dosi da meno di quattro mesi e non presenta sintomi. Per chi è nella fascia di rischio, con due dosi in attesa della terza quarantena di 5 giorni mentre i No Vax saranno costretti a rimanere a  casa più a lungo, gli attuali 10 giorni, prima di poter tornare in comunità. Le Regioni, riunite dal governatore Fedriga, pongono in extremis sul tavolo del Cts la loro richiesta di andare ben oltre: niente tampone in uscita per chi è positivo: basterà rimanere in isolamento 10 giorni se gli ultimi 3 sono passati senza sintomi.

I contatti diretti

Il Comitato tecnico scientifico, chiamato a rispondere oggi al quesito del governo sulla quarantena ridotta, potrebbe cambiare anche la definizione di contatto diretto di positivo ferma allo scorso anno: rimarrebbe naturalmente per le persone conviventi del caso positivo o per chi si è ritrovato a trascorrere più di 15 minuti senza mascherina a distanza ridotta in un ambiente chiuso ma potrebbe essere cancellato l’obbligo di quarantena per chi ha solo stretto la mano di un positivo o lo ha incrociato mantenendo il dispositivo di protezione individuale.

L’uso dei tamponi molecolari

Alcuni governatori, dalla Toscana al Piemonte all’Emilia Romagna, hanno già adottato ordinanze secondo le quali basta un tampone antigenico positivo per certificare la malattia e naturalmente dopo la guarigione. Un modo per cercare di alleggerire l’enorme richiesta di tamponi molecolari a cui il sistema sanitario nazionale non riesce a stare dietro, solo ieri più di un milione i test effettuati. Il governo potrebbe decidere di sdoganare il test antigenico come certificatore della malattia.

Estensione del Green Pass rafforzato per il lavoro

Una eventuale decisione potrebbe arrivare sul tavolo del Cdm stasera. L’ipotesi, che trova un consenso ampio ma non totale nella compagine di governo, è quella di estendere l’obbligo di Green Pass rafforzato per qualsiasi lavoro, o per la Pubblica amministrazione in prima istanza, cancellando dunque la possibilità per i No Vax di andare a lavorare con il semplice Green Pass base che si ottiene facendo un tampone ogni 48 ore. Così facendo, oltre a mettere più al sicuro gli ambienti di lavoro, si darebbe un’ulteriore spallata al muro dei non vaccinati ( sono ancora 5,6 milioni gli over 12), si alleggerirebbe la richiesta di tamponi antigenici garantendo tempi rapidi e risposte a chi è sintomatico o a chi deve uscire dalla quarantena e si eliminerebbe il controsenso di alcuni luoghi ( dai ristoranti alle palestre, dai cinema ai teatri) in cui gli utenti possono accedere solo se vaccinati o guariti mentre chi vi lavora non deve esserlo.

Obbligo vaccinale per altre categorie

E’ la proposta spinta dal ministro Brunetta, quella di un allargamento ad altre categorie dell’obbligo vaccinale al momento previsto per i lavoratori della sanità, della scuola e del comparto difesa e sicurezza.  Potrebbero essere chiamati all’obbligo tutti i lavoratori della pubblica amministrazione, e forse anche quelli del privato e gli autonomi a contatto con il pubblico.

Lockdown per i non vaccinati

E’ la proposta che trova meno consensi nella maggioranza quella di prevedere un regime, così come fatto in Germania e in Austria, che di fatto consenta a chi non è vaccinato solo di uscire per andare al lavoro o nei negozi di beni essenziali.

Il ritorno a scuola

Anche questa decisione non verrà adottata oggi. Il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato che le vacanze di Natale non saranno allungate e che si ritornerà a scuola il 10 gennaio in presenza dopo uno screening il più possibile allargato sugli studenti che dovrebbero essere sottoposti a tampone con l’ausilio dei militari messi a disposizione dalla struttura commissariale del generale Figliuolo. Ma le Regioni , in virtù della situazione dei contagi che continuano ad interessare in maniera larghissima i minorenni, potrebbero adottare a macchia di leopardo decisioni diverse.

Le mascherine Ffp2

In arrivo invece il prezzo calmierato per le mascherine di secondo livello ormai obbligatorie per chiunque prenda i mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza, per andare a cinema, teatro, negli stadi. Si stanno facendo difficili da trovare e i prezzi sono volati fino a 3 euro l’una.



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