Aerei, è sempre più caro biglietti: “Anche 10 mila euro per andare in Cina”

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ROMA – Un biglietto aereo di sola andata per Pechino costa ad agosto 3.400 euro partendo da Roma, ma può arrivare anche a superare i 10 mila euro se si sceglie il collegamento più rapido. Per raggiungere New York servono almeno 1.213 euro mentre un viaggio andata e ritorno Roma-Londra parte da 419 euro.

I dati emergono da una indagine di Assoutenti che ha analizzato le tariffe aeree in vigore ad agosto per una serie di destinazioni europee ed internazionali.

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La Cina risulta la meta in assoluto più costosa, spiega l’associazione di consumatori. Un biglietto di sola andata per Pechino costa 3.396 euro partendo da Fiumicino, 2.409 euro da Malpensa, ed è necessario affrontare tre scali e 32 ore complessive di viaggio. Se si vuole risparmiare tempo e scegliere il collegamento più rapido da circa 20 ore, la spesa sale a 10.210 euro.

Per Sidney (solo andata, uno scalo) il conto sfiora i 1.600 euro da entrambe le città italiane, che presentano tariffe simili anche per Singapore (circa 1.200 euro solo andata) e Tokyo (950 circa). Per volare a Giakarta conviene partire da Milano (685 euro contro i 1.341 di Roma), così come per raggiungere New York (1.243 euro da Fiumicino, 915 euro da Malpensa), mentre la situazione si inverte se la destinazione è Città del Messico: 1.184 dalla Capitale, 1.263 euro da Milano.

Proibitivi i costi per alcune metropoli e località turistiche europee: per Mykonos nel periodo 19-22 agosto (volo andata/ritorno con partenza la mattina e rientro di sera) servono, secondo lo studio di Assoutenti, 395 euro partendo da Milano, 419 euro se si vuole andare a Londra volando da Roma. Conto che sale a 520 euro per raggiungere Tenerife. Tariffe che non tengono conto degli extra-costi come quello per il bagaglio a mano, scelta del posto a sedere, assicurazioni di viaggio.

“Con queste tariffe il trasporto aereo si sta trasforando in un lusso per ricchi – avverte il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – L’incremento dei costi energetici e l’aumento dei prezzi dei carburanti è stato interamente scaricato sui consumatori finali attraverso un rialzo abnorme dei biglietti, rincarati a luglio del 160% rispetto al 2021″.

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