Al mare e in montagna, i centri vaccinali si spostano nei luoghi di vacanza

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Le riviere più frequentate, come la Romagna, la Versilia, il Salento o quelle della Sardegna. E le località di montagna, in Valle d’Aosta o nella zona delle Dolomiti tra l’Alto Adige e il Trentino. I punti di vaccinazione quest’estate potrebbero essere spostati nelle zone più affollate durante le vacanze, dai giovani ma non solo. Il commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, sta pensando a un piano speciale insieme ai suoi collaboratori. C’è il rischio che molte persone non si vaccinino perché non vogliono legarsi ad appuntamenti nelle loro città durante il periodo delle ferie. E allora si pensa di rinforzare l’offerta dove c’è un maggiore afflusso di vacanzieri. Sia per fare i richiami che le prime dosi.

Il generale Figliuolo: “Dopo gli over 65 vaccineremo i più giovani in vacanza e nelle scuole”

A Repubblica il generale Figliuolo ha spiegato che sta lavorando a un piano, che deve essere organizzato insieme alle Regioni. Il timore è che soprattutto i giovani saltino la copertura per non perdersi le vacanze e ci sia, magari in piccolo vista la diffusione della vaccinazione, un fenomeno simile all’anno scorso, quando tanti ragazzi hanno riportato a casa il virus dopo essersi contagiati nei locali e in altri luoghi di assembramento. Vanno individuate le strutture e va anche stimata la quantità di vaccini necessaria. A rendere più facile l’operazione dovrebbe esserci il livello di copertura già avanzato nella società. Prima dell’estate dovrebbero aver ricevuto il vaccino la gran parte degli over 65 e potrebbe essere partito il sistema dell’accesso diretto ai centri dove si fanno le somministrazioni per le persone più giovani. Nei luoghi di vacanza non ci sarebbero dunque da gestire prenotazioni.

Il piano per l’estate non è l’unico allo studio da parte della struttura commissariale. Si pensa anche ai più giovani, cioè a chi frequenta le scuole. Quasi tutti i produttori stanno sperimentando i loro vaccini anche sui minorenni, per i quali per adesso non ci sono indicazioni. Se arriverà il via libera delle autorità regolatorie bisognerà essere pronti con una campagna specifica di immunizzazione di bambini e ragazzi. Figliuolo ha ricordato quando, negli Anni Settanta, si facevano le vaccinazioni a scuola. Anche in questo caso la sua struttura inizia a pensare a come potrebbe essere l’organizzazione, che potrebbe partire quando riapriranno le scuole dopo le vacanze estive. In quel modo la copertura della popolazione sarebbe ancora più completa. I giovani non vanno incontro a forme serie di Covid, ma, è stato provato, fanno girare il virus, magari anche come asintomatici. Impedire il contagio in quelle fasce di età darebbe un colpo molto importante alla circolazione. Forse quello definitivo.

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